martedì 27 maggio 2008
Prenditi un Gachet - Blackbox is better
In ambito perimetralista il termine "blackbox" (BB) designa un approccio a persone o contesti che si limita a valutare come questi rispondono (output) a determinate sollecitazioni (input), senza curarsi di indagarne il funzionamento interno. E' l'atteggiamento dell'utente medio verso il proprio PC, quello che tipicamente porta a resettare la macchina in presenza di comportamenti non conformi alle aspettative.
Preliminare a questo approccio è la "perimetrazione" della BB, cioé la definizione soggettiva dei confini da assegnare alla zona "black". In alcuni casi questa attività eminentemente creativa si prolunga nella decorazione della BB (ovviamente nera, nella versione base) con colori, etichette, cuoricini e ornamenti vari applicati del tutto a piacere, non correlati ad alcuna presunta "realtà interiore" della BB stessa, ma segno esclusivo dell'abilità artistica e della fantasia dell'utilizzatore.
Fin da bambini possiamo sperimentare quanto sia opportuno ragionare in termini di BB. Perché chiedersi se Babbo Natale è o no - al secolo - un babbo vulgaris ? Non è molto più produttivo accontentarci di sapere che fornendo opportuni input bravobambineschi (letterine, nanna presto e inezie del genere) verremo ricompensati con dei regali ? E' così semplice ! Esiste un signore che in quella notte toglie dalla naftalina l'abito rosso, scende da un (di solito virtuale) camino e li deposita sotto l'albero per poi andarsene come era venuto. Pulito, economico, lineare, a fronte di un'inutilmente complessa e inquietante storia di appostamenti, veglie notturne, pacchetti nascosti per casa, bugie e barbe finte.
E, all'opposto, fin dall'infanzia l'umanità ha appreso a proprie spese quanto sia negativo NON ragionare in termini di BB.
Dio in persona pare volesse intitolare "Giocarsi una blackbox per una mela: ne valeva la pena ?" il primo capitolo del suo fortunato romanzo (poi lo chiamò "Genesi" in onore di Peter Gabriel). Lì si narra appunto di come due balordi abbiano fatto perdere a tutti noi l'usufrutto della BB edenica addentando un frutto. Bastava non voler sapere troppo. Input: ignoranza, output: paradiso. Non a caso è un serpente che li ha gabbati: spesso rinunciamo a godere di BB perfettamente funzionanti per colpa di qualcosa che striscia in noi sottoforma di dubbio biforcuto ("E se.. ?" - non sentite il sibilo di quel "sssse" ?).
Con il tempo, o sfruttando conoscenze diffuse, il perimetralista acquisisce competenza, cioé abilità nel prevedere quali output sono più probabilmente associati a un certo input. Questo spiega ad esempio perché, mentre voi vi maceravate chiedendovi come raggiungere il cuore della ragazza segretamente amata, ragionando di lei lungo viali solitari al tramonto o rive di limacciosi fiumi il vostro amico più scafato se la stava spupazzando grazie all'auto nuova.
Negli scambi via Internet con entità virtuali che non conosciamo di persona siamo tecnicamente sempre di fronte a BB. Interiorizziamo a fondo questo concetto: il nostro interlocutore va programmaticamente considerato un'entità a sé stante, con cui si hanno scambi immateriali e relazioni virtuali non commensurabili con quelle reali (il che spesso è desiderabile). Tu scrivi, qualcuno (ma potrebbe essere qualcosa, tipo un'intelligenza artificiale e del tutto disincarnata) ti risponde - e in questo scambio ti impegni in un gioco nuovo. I feedback che ricevi possono essere negativi (nel senso che tendono a riportati verso uno stato di calma, o a deprimerti o anche ad annullarti) o positivi (amplificano l'eccitazione, la creatività e anche il generico disordine).
Paradossalmente, il web, in cui l'approccio BB sarebbe perfettamente adeguato, si trova spesso ad ospitare paranoia e sovrainterpretazione: un commento ambiguo forse rivolto a noi, un silenzio, un insulto inattesi ci spingono sulla strada del rovello interpretativo tipico di tanto malmostoso penetralismo. Si attivano così perversi circuiti di retroazione e loop viziosi, in cui indecidibilità e inculamento di mosche la fanno da padrone. Solo in casi eccezionali, triste a dirsi, tutto ciò genera classici della letteratura russa, di norma degenerando invece in episodi tra il patetico e il grottesco e risolvendosi in rapporti umani insanabilmente bacati.
Il perimetralista coerente, in situazioni del genere, esegue un numero limitato di test basati su input controllati e con output teorico ragionevolmente accettabile. Se non riceve gli output desiderati non sta lì tanto a tormentarsi o recriminare - si limita ad applicare sulla BB il cartellino "Out of order" e passa ad altro.
Nella vita sognata del cinema, queste BB c'è speranza di farle ripartire ("Se mi lasci ti cancello" è il riferimento obbligato), in quella reale, ahimé, si avverte acutamente l'assenza del provvidenziale tasto di reset.
Nella prossima puntata ci occuperemo di plastilina e temperamento malinconico
Guardare tutte le puntate di Porta a porta che effetti produce sulla BB?
RispondiEliminaCi sono sperimentazioni in tal senso?
Cavie volontarie?
M.
è dimostrato che l'esposizione prolungata a Porta a Porta (input) produce un degrado conrinuo dell'output misurato in base a qualsiasi parametro si scelga (umano, intellettuale, politico, ..). E' stata chiaramente rilevata la presenza di un effetto-soglia dopo le prime 2-3 puntate, quando la qualità dell'output di cui sopra inizia a decresce monotonicamente
RispondiEliminaMi sono sottoposto per anni a esposizione prolungata a Balla a Balla e confermo la diagnosi di Dust. Ho diminuito drasticamente le dosi dopo aver visto Mastella, quella tragicomica serata (milioni di italiani appesi alle sue decisioni politiche e lui che ti fa? Parla esclusivamente dei cazzi suoi? Ho svegliato persino mia figlia di sei anni, tanto urlavo...). Il 14 aprile ho cessato di colpo la somministrazione dello psicofarmaco: l'ultima cosa che ricordo è qualcuno che, timidamente, fa il nome di Gentilini permettendosi di metterne in dubbio la levatura (rialzati, Italia?) politica e morale, e Vespa che zittisce tutti uscendosene perentorio e definitivo con qualcosa tipo: "No, ora una cosa la devo dire: Gentilini lo conosciamo tutti, conosciamo le sue esternazioni folkloristiche, sono caratteristiche del personaggio, ma è ora di capire che se è stato tanto votato è perché la sua città l'ha amministrato benissimo". Io quel che ho capito è che era davvero giunta l'ora di cambiar canale. E non ci son più tornato. Una terapia d'urto che non ha prodotto alcun tipo di crisi d'astinenza, strano a dirsi. Ma che non ha riparato (ancora, continuo a sperare) i danni prodotti all'output.
RispondiEliminaAlt
P.S.: Dust, la tua blackbox mi fa pensare a un'altra scatola, nell'ultima scena di Barton Fink (nella serie infernale "finiremo male", che come sai fa pendant al paradisiaco "cominciamo bene"; e tra i due non c'è che un lungo purgatorio dell'"e andiamo avanti così"). Copio/incollo da imdb, perché la malinconia fa il paro con l'hacedia:
"Beauty: It's a beautiful day.
Barton: Huh?
Beauty: I said it's a beautiful day.
Barton: Yes. It is.
Beauty: What's in the box?
Barton: I don't know.
Beauty: Isn't it yours?
Barton: I don't know. You're very beautiful. Are you in pictures?
Beauty: Don't be silly."
per non parlare di una certa scatoletta blu cobalto
RispondiEliminaVolendo proprio pignolare, nei due film che non nomini quella non era una scatoletta, ma una valigetta.
RispondiEliminaAlt
P.S.: Perimetralizzando il famoso vaso che conviene pulire perimetralizzandolo, mi ero trattenuto dall'aggiungere un facile: "Ma quello è il vaso di Pandora!". Ora con il tuo commento mi hai cercato, e mi hai trovato. Do ut des: tu con le mani nel vaso della marmellata, io con un imbevibile martini — shaken, not stirred in un lontano 4 luglio 1921 — nel noto bicchiere di Klein: Great party, isn't it?
Alt
due film che non nomino ??? pensavo solo a "Mulholland Drive" (dove è una scatoletta, non una valigetta). piano coi Martini, Alt
RispondiEliminaScusa, avevo confuso il cobalto con l'uranio: no, non dar subito la risposta giusta (anzi: le due risposte), vediamo se ci arriva il gaffeur, che plus on est de fous, plus on rit.
RispondiEliminaAlt
P.S.: Perché è scomparso il post sul perimetralismo?
P.P.S.S.: Sì, io sono sempre io (almeno credo): mi sono iscritto a splinder, per vedere di nascosto l'effetto che fa, e dato che "Alt" era già preso ho scelto "stenelo" (figlio di Capaneo, bestemmiatore di D.I.O., ed è lo stesso nome con cui carico i miei video su youtube quando blogger va in palla), mio secondo nome all'anagrafe (ma appare solo sul certificato di nascita).
Alt: non ho neanche vagamente capito a cosa ti riferisci, per non parlare di risposte giuste
RispondiEliminaIl terzo nome è, per caso, Astolfo?
RispondiEliminaA JoMontalban:
RispondiEliminaEh, Joe (come direbbe Beckett): no (come direbbe Samuel).
A Dust:
Orsù, pensaci, vedrai che ci arrivi. Una valigetta d'uranio. "Se la apri che succede?" chiederebbe candidamente la lombrica Marisa Di Giovanni. "Niente! E che succede! Schioppa e salta tutto per aria!" risponde sicuro Marino Balestrini (aò, Scortichini, guarda che non so' mica er nanetto de Biancaneve: quella battuta l'avevo messa da parte prima ancora che D.I.O. creasse il mondo e quindi, stay in bell, little black) tipo la foto che metti nel tuo profilo. Non uno, ma due film: à vous de jouer, rien ne va plus (e comunque rien va, landolfianamente).
Alt
i due film potrebbero essere "Kiss Me Deadly" e "Pulp Fiction", anche se continuo a non capire il collegamento col post. poi però basta, sto rischiando il sovraccarico mentale
RispondiEliminaYes!
RispondiEliminaAlt
Alt, ho capito (come direbbe Materazzi)
RispondiEliminaMaterazzi è l'idolo di mia figlia. È furiosa perché nell'album Panini dell'Euro non abbiamo ancora la sua figurina.
RispondiEliminaAlt