domenica 10 agosto 2008

Il Simposio 6

Il Gaffeur : Batman e Dust, siete in linea?


Batman : no, mai d' accordo su niente


Dust : sì, sono in linea, se negassi, sarei d' accordo con Batman


Il Gaffeur : eppure cè bisogno di un pensiero condiviso


Scortichini : chiama Napolitano


Il Gaffeur : sta fumando


Jo : tabacco inglese?


Il Gaffeur : no, Stromboli


Scortichini : ho sentito che è a Stromboli


Jo : vero, Stromboli è a Stromboli, dove c'è anche Napolitano


Il Gaffeur : è un Presidente vulcanico


Scortichini :  e concreto, non ha un Grillo per la testa


Il Gaffeur : questo non lo so, il grillo ama il caldo e fa molto caldo


Jo : caldo..., il tempo non ha altro da fare?!


Il Gaffeur : il tempo non lo so, ha scelto di fare caldo,..cazzi suoi...io leggerò un libro di Veltroni o mi taglierò le unghie del piede destro


Scortichini : inverti i verbi, leggere le unghie fa cultura, tagliare Veltroni anche


Batman : al tempo, solo le unghie sinistre fanno cultura


Dust : non sono in linea, la cultura può appartenere sia alle unghie destre che sinistre


Il Gaffeur : guardate, tagliamo la testa al toro, ho problemi col tagliare


Jo : non hai le cesoie!...lo immaginavo fin dall' inizio


Il Gaffeur : non le trovo,..e la libreria è chiusa, anche se Veltroni è aperto


Batman : sì, Veltroni fa orario continuato


Dust : però potrebbe essere in ferie


Batman : no, non chiude mai, è sempre aperto


Scortichini :cerca il dialogo


Il Gaffeur : ecco il punto


Jo : dov'è?


Il Gaffeur : non l' ho ancora messo, dammi il tempo!


Scortichini : semplice, non esclamativo


Batman :  Gaf, meno trasporto


Il Gaffeur : viaggio leggero


Batman : fai come me


Dust : non fai come me


Jo : quando viaggio ho una regola


Scortichini : preferisco viaggiare con l' eccezione


Il Gaffeur : comunque fate bene, viaggiare apre la mente


Dust : questa è una frase fatta


Batman :  direi che è sfatta


Il Gaffeur : qualcosa bisogna pur fare


Jo : chi l' ha detto?!


Scortichini : io


Jo : non mi sembrava


Scortichini : volevo dire che "io" devo andare,..non mi hai dato tempo


Jo : non volevo dartelo


Dust : sbagli Jo


Jo : perché?


Batman : dare tempo al tempo è importante perché non si sa a chi altri darlo


Il Gaffeur :  Batman e Dust, vedo che siete in linea. Chiamo Napolitano.

55 commenti:

  1. non la metterei su questo piano: qui - e ci tengo a sottolinearlo - il punto non è la linea

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  2. Che il telegrafista del Titanic abbia sbagliato il Morse?

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  3. fatto sta che morse pure lui

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  4. Che era, un telegrafista mannaro? O per quale altra ragione morse?

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  5. nel senso che morse insieme agli altri. Cambiando argomento, me ne vado a vedere il Cavaliere Oscuro. Che dici, servirà una torcia ?

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  6. No, i pop corn dovrebbero venderli nell' intervallo, quando c' è luce

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  7. oh, comunque io non tengo per Batman

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  8. Allora è stato un post inutile : non siete in linea e non chiamo Napolitano.

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  9. io, tu, egli, noi, voi, essi: qui la stiamo mettendo troppo sui pronomi. Personali oltretutto

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  10. Il riferimento personale dei pronomi personali è del tutto impersonale. Al termine della proiezione, il gentile pubblico può accomodarsi per la consumazione del buffet offerto dalla produzione.

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  11. Voi pappateve pure il buffet, che io me magno la produzione al completo.

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  12. vi state perdendo dietro a una vostra proriezione. che non è manco ortogonale.



    kk

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  13. proiezione, proiezione.

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  14. Ortogonale a chi? Scortichì, seconno me ce stanno apijàpeccù.

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  15. ho finito di vedere il cav. oscuro. Bale è espressivo come una triglia, La donna (manco so chi è) è sexy come una trigliia. Caine ha sempre un po' avuto lo sguardo da triglia. Ledger invece è un fantastico Joker. Non male, nel complesso. Tutto sommato credo che questo esaurisca la mia recensione, e scusate se l'ho buttata sul cinefilo.

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  16. Speriamo che il cinefilo non sia fatto troppo male



    (per pietà, che qualcuno metta fine a questo scempio)

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  17. un momento ci sei e il momento dopo.. shaft ! ma non ti va a morire Isaac Hayes ?

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  18. ehi, ma non abbiamo detto niente dell'ics agosto ! qua da me cadono stelle come se piovesse. Ho finito i desideri e il cielo è praticamente senza luci. E mi sono venuti fuori, due versi, una cosuccia che non so come continuare. Fa così



    San Lorenzo (ah, auguri tardivi ai Lorenzi, a proposito), io lo so perché tanto

    di stelle per l'aria tranquilla

    arde e cade, perché si gran pianto

    nel concavo cielo sfavilla. (bello eh, "concavo" ?)

    Ritornava una rondine al tetto:

    l'uccisero: cadde..

    cadde..



    ma dove la faccio cadere, cazzo ?

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  19. ok, cade tra gli spini. Molto pulp. Dopo dovrebbe dire che aveva nel becco un insetto per i rondinotti. Momento. "Rondinotti" sono troppo cicciottelli e disneyani. Facciamo "rondinini". Più denutriti, subsahariani, da farci un bel concerto di beneficenza

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  20. l'idea chiave è che anche un tizio sta tornando a casa come la rondine (casa=nido, ci siete?) e lo fanno secco pure a lui. Per essere di notte la gente spara mica male, da quelle parti. Comunque anche lui porta qualcosa ai figli (figli=rondinini, continuate a seguirmi?)

    ma cosa...cosaa....

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  21. ma no, non commuove. Meglio due bambole. E per favore non stiamo lì a sottilizzare che magari uno è un maschietto, Giovannino, tipo. Non è che posso star lì a fare l'elenco dei regali come babbo natale. Niente, si beccano la bambola e zitti.

    Nell'ultima scena lo vediamo col cervello spappolato contro il sedile.. zoommata che entra nell'auto e inquadra la mano insanguinata con le bambole strette nel pugno. Potrebbe anche avere la testa appoggiata sul clacson che suona all'infinito.

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  22. Tagliamo la testa al topo, direi. Napolitano lo vedo in linea. Anzi, lo vedo. Di fronte a me. E dire che mi avevano sconsigliato lo Stromboli.

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  23. la chiusa è sempre un casino. Sono indeciso fra "Lascia stare, Jake. E' Chinatown" e "questo quark opaco del male", che poi sarebbe il mondo, non so se afferrate il concetto

    Ci dormo su

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  24. Uffa, Dust. Perchè sei così serio?

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  25. Dust, se l' uomo è morto, chi pronuncia la frase? Ah, è una voce fuori campo, la voce dei ghost. In questo caso, vedrei anche " domani è un altro giorno" con l' immagine in dissolvenza di Vivien Leigh. Anche il Poseidon capovolto non sarebbe male. In questo caso, farei concludere con :" le cose non vanno mai nel verso giusto". Per stemperare la tensione e dare un po' di speranza allo spettatore (altrimenti te lo vietano ai minori di 14 anni e non si incassa una lira al botteghino) il finale si potrebbe buttare sul porno, con una scena erotica tra la Brambilla e Gasparri.

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  26. no, la stiamo complicando troppo. Allora, ci sono:

    - rondine colpita con insetto che cade su spini (variante Bartezzaghi: si vede una rondine che piomba sul cranio di Valdo Spini, oppure cade in mezzo a libri di storia del padre Giorgio). Può cadere su un filo spinato, che fa "Kapò", ma poi ai critici francesi non piace

    - rondinini solo evocati

    - uomo che torna a casa, anche lui viene sparato

    - figlioli (2) solo evocati. A pensarci, ci sta bene che sia la rondine che l'uomo hanno un drammatico flashback in punto di morte e rivedono una scena felice coi rispettivi piccoli. Non saprei però definire che cosa significhi "scena felice" per una rondine

    - sparatore, che ci si immagina accucciato in posizione di tiro e intento a stendere indifferentemente rondini e cristiani

    - voce narrante ipersaggia e profonda che tira le somme, rivolgendosi a Entità Superiore e menefreghista che ha per questo mondo l'affetto e la considerazione che proveremmo per un quark. Candidati ideali per l'E.S.: il Cielo, Orson, Piero Angela

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  27. Alcune aggiunte che reputo essenziali:

    - fermo immagine di diversi secondi sull'occhio nero e vitreo della rondine dopo l'impatto mortale

    - ripresa di spalle dello sparatore che - compiuto lo sporco lavoro - raccoglie l'arma (e se fosse un arco o una balestra supertecnologica?) e con passo greve viene inghiottito dall'oscurità della boscaglia fino a dissolversi del tutto (non male nemmeno come scena finale, eh?)

    - frammento del cristallo del parabrezza dell'auto schiantata che, dopo essere rimasto a lungo in equilibrio, cade, rimbalzando prima sulla fronte dell'uomo, imbrattandosi di sangue, per poi terminare esattamente nella mano di una delle bambole che l'uomo tiene in mano.

    Mi sembrano tre scene perfette: non hanno nessun significato, ma faranno impazzire il pubblico e la critica per trovarne uno

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  28. ottimo !

    ci metterei anche un montaggio alternato occhio rondine-occhio uomo con occhiale spezzato, e lascio dire a voi se non è una fichissima citazione questa. Per rinforzare la citazione, le bambole devono essere russe, una dentro l'altra. Vanno inquadrate aperte che se ne vedono due, così rinforziamo pure il concetto di doppio (rondine/uomo, nido/casa, 2 rondinini/2 figlioli, per chi non avesse seguito). Ah, a questo punto lo sparatore deve essere per forza un doppio pure lui e qui lascio alla fantasia del lettore il compito di immaginare chi andrebbe suggerito (in modo fine e sottile, nel senso che non glielo scriviamo sulla schiena). Scartiamo a priori Wayne/Batman, naturalmente

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  29. Ma certo, è ovvio! Lo sparatore è l'uomo stesso: dopo aver stecchito la rondine che andava dai rondinini a sua volta diventa vittima, mentre tornava dai bambini con le bambole russe, ma lo si scopre solo alla fine perchè per tutto il tempo si è pensato che gli eventi fossero simultanei e invece non lo sono!! Ecco quindi che si palesa il significato del film (tenetevi forte che questo spacca): è la rappresentazione del ciclo vita-morte-vita-morte-vita- morte-vita......

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  30. Lo sparatore, cioè l' assassino, dovrebbe essere uno del pubblico. Ciò crea un notevole effetto spiazzamento nel resto del pubblico innocente. Inoltre, e questa sarebbe una incredibile trovata, l' assassino cambia ad ogni spettacolo, a meno che l' assassino dello spettacolo precedente non si fermi anche per il successivo. In questo caso si avrebbe un conflitto di assassini, in quanto l' assassino dello spettacolo successivo non rinuncerebbe facilmente al ruolo. Un po' come Amato, incaricato per ogni stagione. Unico problema , tornando al più serio problema del film,è lo spettacolo delle 15,30 del lunedì. In mancanza totale di pubblico, viene a mancare il doppio assassinio di rondine ed automobilista. In questo caso il film decade come una stella che esaurisce il suo ciclo. Per quanto riguarda le scene finali, sarebbe meglio che il frammento di cristallo, dopo aver roteato, non fosse raccolto dalla mano della bambola ma si infilasse nel di lei cuore . Così, dagli occhi della bambola trafitta sgorgherebbero lacrime di sangue. Si creeerebbe in questo modo un effetto "Argento" (Dario) e un effetto "Solo" (Bobby, "Da una lacrima sul viso")

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  31. Direi però che il vero problema diventa un altro: assodato che nessuno del pubblico può fare lo sparatore, nel film c'è un unico sparatore e lo sparatore uccide tutti (e soli) gli uomini e le rondini che non si uccidono da soli, lo sparatore uccide sé stesso?

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  32. grandissimo il disaccoppiamento finale degli eventi ! come dire "spettatore rincoglionito routinario e pantofolaio, ci sei cascato !" che quindi è pure una riflessione acutissima sui meccanismi di fruizione del film e sull'impoverimento dell'immaginario collettivo !

    ci vuole un titolo assolutamente di altissimo livello. Che ne dici di "Chi la fa l'aspetti ?"

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  33. Meglio ancora: "Chi la fa l'aspetti, ma chi ha tempo non aspetti tempo"

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  34. si potrebbe anche fare che l'uomo morente preme con le ultime forze un tasto e riavvolge su se stesso il film fino alla scena dello sparo e poi sfugge all'omicida. Poi va a casa e stermina la famiglia, non so, oppure c'è un lieto finale a un desco famigliare un filo più tetro di Happiness.

    Per la rondine, invece, niente da fare

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  35. Ok, andata. Per il regista scegli tu, mentre io mi occupo di chiederlo ai fratelli Cohen

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  36. aspetta, ho il titolo - ambiguissimo:

    "Una rondine non fa primavera, ma chi la fa, l'aspetti"

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  37. Fra l'altro è anche un titolo che mira all'impossibile, perchè non ci sono più mezze stagioni

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  38. Fortunatamente questo post, e i relativi commenti, è uscito in periodo di bassa stagione. Nei last minute un commento, pensione completa, aria condizionata nel post, spettacolino serale ( il film di cui si sta ancora discutendo il finale) costa 40 euro. Tessera club "Ghostrwiter" obbligatoria dai 2 anni in su. Sconti del 90% sugli over 40 per la tessera club.

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  39. Allora, ricapitoliamo.

    1) L'E.S. non è né Orson né Angela. È Marzullo.

    2) Il carrello è una questione morale.

    3) Il dettaglio dell'occhio della rondine fa molto titoli di testa Saul Bass. Si parte da lì e vai con le vertigini.

    4) Il frammento di cristallo del parabrezza è una sottile citazione della goccia d'acqua che non si decide mai a cadere alla fine di "Blood Simple".

    5) L'occhiale spezzato è la citazione suprema: non deve mai mancare nelle scene finali di regolamenti di conti tra cosche mafiose, tutto un ammazzamento con montaggio cut e ciarpa religiosa alternata. Metafore a strafottere, cinema grasso e trasudante, da levati la Coppola e turna a Sorrentino.

    6) Le bambole russe sono un Hitchcock degenerato e mal digerito. Tipo Dario Argento: roba da tromboni. A questo punto è chiaro che l'assassino è Paviglianiti, quello che non si sa mai se ci è o la fa (un altro doppio, quindi, a suo modo, o comunque uno zero zero senza sette). Paviglianiti ha un trauma infantile, cioè un problema con Mario Lanza (e anche qui, sottilissimo omaggio). Appena sente Lanza che canta "La spagnola" (da una radio o in tv o su un vecchio giradischi o per strada: quello non è un problema, tanto Mario Lanza che canta "La spagnola"si sente tutti i giorni), comincia a sbavare (e altri rumori e versacci agghiaccianti). Ma nel preciso istante in cui Lanza azzarda "le labbra son tumidette": ecco, puntuale come un cioccolatino svizzero, l'irrefrenabile impulso omicida.

    7) Lacrime di sangue: non solo Argento, non solo Solo. Anche Tarantino ("Kill Bill vol. 1").

    8) Batman, Cohen si scrive Coen. Così mi vendico di Scortichini per persona interposta.

    9) Il titolo del film può esser solo "Il mattino ha l'insetto in bocca". E non lo ripeterò.

    10) Se la popolarità di un blog si misura dal numero di commenti, direi che con questo post avete fatto il botto.

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  40. Gaf, ammettilo: hai scritto dei 40 euro per gli over 40 nel commento numero 40 perchè Alt se ne accorgesse e scrivesse il commento numero 41 e questo obbliga il sottoscritto a scrivere il commento 42 per evitare che il 41 soffra della solitudine dei numeri primi

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  41. Non ti preoccupare, Batman: ho quarantaquattro vermi che mi tengono compagnia. Il che ti obbliga a scrivere il prossimo commento, altrimenti I eat your brain.

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  42. Volentieri, ma faccio tutto questo solo perchè il post è autorefernziale

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  43. I nostri blog sono più belli degli altri perché se la contano e se la cantano, tranquillamente, come la trita pugnetta dell'awakening. È per questo che il nostro Dio non può esser che Marzullo, l'unica creatura dell'universo in grado di farsi una domanda e darsi una risposta senza mai sbagliare. Infallibile. Anzi, unbreakable: una meraviglia Marvel, insomma.

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  44. Batman, non me n' ero accorto. Ora credo nella subliminale divinazione dei numeri. Tra l' altro, ora che ci faccio caso, questo commento dovrebbe essere il 44, come i vermi di Sten. Stiamo andando verso la cabala, o "Il girotondo" di Schniltzer

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  45. Niente divinazione, non è il 44. La divinazione non esiste.

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  46. Gaffeur, hai gaffato. Il tuo commento è il 46. Questo non poteva essere che il 47, morto che parla.

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  47. M'hai fregato, Gaffeur. Potrei vendicarmi facendoti notare che "Il girotondo" non l'ha scritto un würstel, ma mi asterrò. Comunque nel film che stiamo scrivendo manca un omaggio a Ophüls.

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  48. Comunque, se la buttiamo sulla Kabbala, la rondine la facciamo interpretare da Madonna.

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  49. 5) no, l'occhiale non è perforato dal proiettile, è spezzato non si sa bene da cosa, ma per quel che ce ne importa potrebbe essere stata la spada di un cosacco

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  50. Quello del famoso salto?

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  51. L'occhiale spezzato rischia di essere interpretato come una sottilissima riflessione sul concetto di visione, rischia insomma di essere una meta-lente attraverso cui rivisitare, attraverso il prisma distorto del frammento esploso, la storia del cinema, tutta la storia del cinema. È pericoloso: Ghezzi è capace di parlarne per due ore fuori sincro, prima di decidersi a trasmettere il film, e a quel punto il telespettatore ronfa che aiutami a dire.

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  52. A ben pensarci, il titolo potrebbe essere "Labbra tumidette". Ma va bene anche "Seni d'alabastro", se proprio insistete.

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