Facciamo la rivoluzione senza di lui
Così Mario StrawTail Adinolfi motiva la sua probabile partecipazione a un reality di Mediaset (be', ammette anche che gli danno un pacco di soldi)
"..Io sono orientato verso il sì perché mi sono rotto le scatole di pensare che il nostro dialogo con i cittadini si limiti al dibattito attorno all’arguzia dei calembour di Michele Serra, a quanto sarà fico il nuovo programma di Serena Dandini, a quando Nanni Moretti finirà di scrivere il prossimo film. Io sono orientato verso il sì perché mi spunta il gusto di fare qualcosa che la stragrande maggioranza del popolo di centrosinistra considererà un tradimento, mentre secondo me “traditore” è spesso l’epiteto con cui i pavidi etichettano il semplice desiderio di esplorazione di un territorio nuovo. Io sarei orientato per il sì perché le sfide mi tentano sempre, quelle controverse e che espongono al rischio oggettivo di irritare i benpensanti, ancora di più."
Più che di straw tail qui si tratta di strawman, l'obiettivo polemico essendo "la stragrande maggioranza del popolo di centrosinistra", un mucchio di bacchettoni schifati da questo genere di coraggiose scelte postideologiche, attardati in fatue autocelebrazioni, lontani dai cittadini "veri" (con cui, è chiaro, "si dialoga"). Uno stanco girotondo di onanisti highbrow , refrattari a qualunque idea di prendere il mare per scoprire nuove terre.
Brioches vs. reality, Furio vs. Cristoforo
E già si trema all'idea che un picconatore prezzolato possa spezzarne lo slancio prometeico, là in Sudafrica
(qui il testo completo)
Tu non ci crederai, ma ho scoperto chi era Adinolfi solo all'inizio dell'estate, quando me ne ha parlato mio cugino. Avrei preferito continuare a vivere nell'ignoranza.
RispondiEliminaLapsus: volevo dire "continuare a morire".
RispondiEliminaIl modo migliore per parlarne. Ma il bello è che lo stesso adinolfi aveva prima dichiarato di non volerci andare.
RispondiEliminaOhh..Trentalance, Melito, Barale, Adinolfi. Un collegamento, please.