mercoledì 17 settembre 2008

God's Gods





Temeva di doversi accollare una impiegata che viveva, fra l'altro, con la madre dopo aver saputo che questo era il disegno di un direttore di programmi "per non lasciare due donne sole senza protezione". Qualcuno gli raccontò di aver visto in casa di quella signorina una fotografia che la riraeva avvolta da una pelle di leopardo montata su uno scoglio non battuto dalle onde dell'oceano, ma lambito da una foresta tropicale nana mentre con un riso da baccante scagliava un tridente. Gadda spalancava gli occhi con chiari segni di sgomento come se già si sentisse infilzato dal forcone. Ogni volta che si intratteneva con una donna provava timori analoghi. Così si era verificato in un altro ufficio dove una collega esibiva una generosa scollatura. Questa esposizione era molto gradita ad Antonio Baldini che rilevando con galanteria quegli attributi concludeva i suoi madrigali con 'Dio la benedica!'. 'Si copra! Si copra!' consigliava invece Gadda col pretesto della stagione inclemente. Incontrava abbastanza spesso la figlia di un professore suo amico e a poco a poco si convinse che avrebbe dovuto sposarla sia pure temendone la frigidità: "È di quelle che al momento decisivo masticano ciliegie sputando i noccioli contro il soffitto".

    Andò a trovare il padre entrando anche in argomento col professore che allibiva: "Devi scusarmi. Avrei dovuto sposarla io, ma sono troppo anziano…". Con una signora si trovò in un ascensore, in spazio ristrettissimo, pancia contro pancia. Pensò che se fosse rimasta vedova avrebbe dovuto sposarla. Davanti alla fotografia di una conoscente, scandiva parole ostili: "Brutta vecchia pistoiese, sono vent'anni che fingo libidine per te". Di un'altra diceva: "Da giovane era terribile: voleva cazzo, voleva recensioni".


Giulio Cattaneo, Il gran lombardo.



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