lunedì 8 settembre 2008

Same old song (but with a different meanin')

TOP ONE: GUIDO CERONETTI




E io ancora vidi

Ogni violenza che si consuma

Sotto il sole



                    Ed ecco

I pianti dei calpestati



E nessuno s'impietosiva



E la potente mano

Che li calpesta



E nessuno s'impietosiva



Pace ai morti io dico

Morti ormai sono



Ma ai vivi no

Resta vita



Ma più beato di loro

Chi mai sarà tra i nati



A lui la vista è tolta

Del male che è l'agire sotto il sole




TOP TWO: GIANFRANCO RAVASI




Io mi sono messo a considerare

tutte le violenze perpetrate sotto il sole:

ecco le lacrime delle vittime

da nessuno consolate;

da nessuno consolate

contro il forte potere dei violenti.



Io allora ho proclamato

i morti ormai trapassati

più beati dei vivi ancor in vita



e più beato di entrambi

chi non esiste ancora

e non ha ancora visto

tutto il male perpetrato sotto il sole.





TOP THREE: ANGELO PENNA, ENRICO GALBIATI, PIERO ROSSANO




Mi misi a considerare di nuovo tutte le angherie compiute sotto il sole. Ecco lacrime di oppressi, che non hanno chi li consoli; dalla parte dei loro oppressori sta la forza, mentre per quelli non c'è chi li consoli. Allora proclamai più felici i morti, ormai trapassati, dei vivi che sono ancora in vita. Ma meglio degli uni e degli altri si trova colui che ancora non esiste, il quale non ha visto l'attività malvagia che si svolge sotto il sole.




TOP FOUR: FOUR TOPS

(con un retrosapore di salerosa malagueña)





2 commenti:

  1. poi arriva un buco nero e sistema un po' tutto, perfino gli esuberi Alitalia

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  2. Secondo te nel buco nero ci lasceranno sentire l'iPod o si temono interferenze?



    Nell'attesa di una risposta da parte dei tecnici Alitalia, oggi ho letto questo:



    — Perché non lascia tutta la faccenda ai signori che se ne intendono?

    — Per una ragione molto semplice: questi signori non esistono.

    — C’è sempre un competente in ogni ramo.

    — Ma già questa è la cosa più terribile: che lei consideri la distruzione del mondo come un ramo fra gli altri.

    Günther Anders, Essere o non essere. Diario di Hiroshima e Nagasaki, Einaudi, Torino 1961.

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