Misunderstanding divino
Ero sul mio blog, quello dei God, ed ero sovrappensiero. Non mi ero accorto che mia moglie era dietro di me. "Che stai facendo?" "Niente, pensavo di scrivere come God" ho risposto distrattamente. "Ah" ha fatto lei, "cioè... sei God?" "No, sono uno dei God" ho risposto sempre distrattamente perché non sapevo che cazzo scrivere. "Uno... della trinità?" ha fatto lei. "Ma nooo", sempre più infastidito ho risposto, " siamo sei, non tre!" A quel punto mia moglie se n' è andata. Il fatto è che io sono agnostico, mia moglie invece è atea : non crede in me.
Grazie a Dio, esiste il malinteso, scrive Charles Baudelaire, dato che la felicità il più delle volte, non è altro che un piacevole malinteso, come sostiene Hannelore Schorth. Entrambi in sintonia con Gesualdo Bufalino nel prendere atto che una passione è un totale di due malintesi.
RispondiEliminaQuando si dice dell'inutilità degli aforismi...
Ma lo sai che 'sto commento m'è piaciuto, anonimo?
RispondiEliminaP.S.: Però tranquillo: come diceva Moravia a proposito della noia, poi mi faccio una doccia e mi passa.
Parafrasando Baudelaire, allora, grazie a God esistono le docce. Con qualche senso di colpa per il sovraconsumo d'acqua: oggi siamo a quota 5 (plurale magistratis).
RispondiEliminaA a proposito di docce, nella puntata di oggi: SPECIALE LE ASCELLE! Le ascelle preesistevano all'uomo?... e com'è possibile? Sotto quale braccio si nascondevano?
RispondiEliminaAscelle su... Rieducational Channel!
Vulvia
# 3:
RispondiEliminaOdio le docce gelide. Mi stimolano e poi non so più che fare.
Sid Jeffers (Oscar Levant) in Perdutamente (Humoresque, 1946) di Jean Negulesco.
P.S.: Ora dice "meglio 'docce fredde'". Eh, no, core. Sinò diventa tutta 'na metafa. Che GOD ce scampi (fritti a Freggene).
# 4: "Vulvia"? Ma da vero? 'Tenta, 'sta bona, nun nomina' 'r nome de god in vano...
P.S.: Aò ' a #tretre, dimenticavo: Oscar Levant è un GODSGOD. E nun so si mme spiego.
Finitela di menarla con Annelore Scroth. Era Cacciacarne (l'omeostatico) che scrisse per primo dell'"Imbarazzo dell'Ascella", poi ripreso dallo Pseudoalberoni.
RispondiEliminaGli aforismi sono letteratura da comodino, alemeno stando a Thomas Bernhard: Wertheimer scriveva aforismi (e schede).
No, guarda, con mio piccino rammarico, stavolta te non c'hai ragione: se Dante fosse vivo, si rivolterebbe nella tomba.
RispondiEliminaMa che state a di' tutti quanti? Dante? Wertmuller? Levent? Schrotch? il Paguro Bernardo...
RispondiEliminaAohoohoh!!! Ma questo non è mica un blog intellettuale, corpo di mille Fruzzetti! La volete finì?
Ma solo se Dante, vivo nella tomba, ciavesse l'aidsl.
RispondiEliminaTz! Certo che cellà l'adsl! Pure Giulio Verme cellà, Virgilia Uòlf cellà, tutti cellànno. Un dritta per Sten e la sua collizione di anaculotti: pure Alex dei Promessi Manzi cellà.
RispondiEliminap.s.:
RispondiEliminaCiànno pure il citofonino.