Pubblicità di trenino a vapore con tender per il carbone e carrozze.
Prime idee per il nome: "Misery train", "Vagone cotoletto", "InternCity", "Arrivavano puntuali"
Ogni carrozza riporta sulla fiancata un simbolo che identifica i passeggeri ammessi a salire
- milanesi: facciata duomo di Milano o madunina
- africani: immaginetta tipo bingobongo con sveglia al collo
Meglio:
uomini africani: cazzone nero oversized
donne africane: puttana nera in short e zatteroni china al finestrino di una macchina
- romeni: immagine stilizzata che evochi il concetto di stupro
- comunisti: immagine classica di Baffone
La stella di David è riservata al tender con il carbone. Un'icona che non è difficile immaginare identifica il vagone piombato degli omosessuali.
Immagini luminose su fondo bianco, tipo quella qui sotto. Aggiungerei brevi scritte esplicative a fianco di ogni vagone- font chiaro e ben leggibile, nessuna enfasi. Tutto molto pulito, essenziale e soprattutto realistico: i destinatari sono collezionisti pignoli. Non è un prodotto di fantasia, ma la rappresentazione accurata di un vero sogno.
Un po' alla volta potrebbero aggiungersi altri elementi del paesaggio che sta attorno. Anzi, sarebbe un intero paese, immaginario solo nel senso indicato sopra. Un paese cementificato, sporco, criminale, razzista, ignorante, in marcia verso il passato, molto religioso. Un panorama spigoloso per i maestosi cartelli di divieto e sinuoso per le infinite dolci scorciatoie. Figurine di operai che bruciano negli altoforni e di muratori che cadono dai tetti, di veline al top e di ricercatori barboni, di baroni e tromboni che regolano la distribuzione del sapere da piccoli bunker che si sparano tra loro. Per la gioia del collezionista: intrecci di tubature, deliziosi merletti di valvole, ghiere, filtri, chiuse, canali.
Le rappresentazioni di città e in generale di luoghi di aggregazione reali e virtuali dovrebbero essere disseminate di piccoli schermi che trasmettono identici spettacoli fracassoni e imbecilli e di videocamere che li alimentano filmando ottusamente quel che c'è attorno: risse per motivi incomprensibili, capannelli in preghiera, voyeur appiccicati alle finestre, collinette con croci, forche, strani frutti appesi agli alberi, elmetti e manganelli spruzzati come con l'aerografo, vecchi rotolati a terra, fossi pieni di ciechi deragliati, donne carponi, con occhi pesti e gonne sollevate. Autoambulanze, pompieri, pompe funebri tutti ugualmente fusi dentro ammassi di automobili bloccate in un puzzle di metallo caldo e puzzolente per il sole e perfettamente sigillato da strade e palazzi.
Bisognerebbe cercare di realizzare questo progetto con foto, mappe, cartelloni, segnaletica, istruzioni per l'uso, circolari, articoli di legge, luoghi comuni.
La città di God. Con un solo girone, perché le elezioni sono all'uninomilano secco.
RispondiEliminama.. non ci ho mica capito un piffero! cos'è, una delle "città invisibili" come quelle descritte da Italo Calvino? O una di quelle "cittade" descritte da Marco Polo?
RispondiEliminayagababa.
Un po' la Broadacre City de noartri. It's when (rotten) democracy builds, you know...
RispondiEliminaPiuttosto "le città invivibili" descritte dal Calvo Italino e dal suo insopprimibile ministro preferito. Il Calvo è lo stesso delle "città in visibilio", da cui scappa imbarazzato con una collana di brillanti nel sospensorio.
RispondiEliminaebè! adesso è tutto chiaro, mi stavo spaventando.
RispondiEliminayagababa
fantastica
RispondiEliminala citta' inesportabile
ma non sara' mica traviso?
"one day the big rain will come
and wash all the scum off of this city"
oscar amalfitano