martedì 29 dicembre 2009

Amami di meno

Mettiamoci insieme, tutti noi, persone di buona volontà, che credono nell'amore e che credono che l'amore possa vincere l'invidia e l'odio. I nostri avversari hanno ironizzato, dicendo che noi stiamo quasi dando vita a un partito dell'amore.

Lo dico senza ironia: è proprio così.

Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio della Repubblica italiana, in una telefonata alla Comunità Incontro di Don Gelmini, 26 dicembre 2009.




Credo solo nei temi semplici. Amore. Odio. Niente sfumature. Sto alla larga dalle scene sul lettino dello psicanalista.

I lettini servono a una cosa sola.

John Wayne.



Comincia con gente che si innamora e finisce con un divorzio.

Comincia nell'anno 1933 e finisce tra le rovine.

Le opere liriche cominciano con sentimenti elevati, ma al quinto atto si contano i morti.

Alexander Kluge.





Dopo Milano e Copenhagen, anche GOD si adatta al nuovo clima e si propone di tappare il buco nell'ozono con un raro film crucco in versione integrale (11 parti). Se il 2010 spazzerà via l'agorà con uno tsunami di sentimenti, se le noiose tenzoni politiche saranno sostituite dal duello mozzafiato tra Baci Perugina e Mon Chéri Ferrero, è meglio studiarsi attentamente le istruzioni per l'uso. Altrimenti rischierà di mancarci il love-how.




venerdì 18 dicembre 2009

mercoledì 16 dicembre 2009

La caduta nel quotidiano/2

Are we worth saving? You tell me.

Debra (Michelle Morgan): ultime parole di Diary of the Dead (George A. Romero, 2007).




Generatore manuale di commenti: tra minacce e tentazioni censorie, prosegue temeraria e indomita la nostra sfavillante e multiforme vita nei social network, ovvero come smettere di preoccuparsi e cominciare ad amare il tasto “annulla”, offrendo sempre e comunque il peggio di noi, su una strada senza ritorno e a senso unico.



(Titolo a cura di Stan Lubrick, Mario Calabresi e Lina Wertmüller)




− Ignorati, fai come se non esistessi.



− E stasera? Ancora semolino?



− Phaiga lo dici a tua sorella.



− Preferirei sapere a che cosa NON stai pensando.



− Guarda che la settimana delle tette era l'altra.



− Hai già provato tutto uguale ma con i piedi in una pozza d'acqua?



− Sarà, ma anche una frase che riesce a mettere insieme una doppia negazione e il lemma "socialnetworkizzati" in un colpo solo fa disperare dell'umanità.



− Penserei che stai postulando per recitare una parte importante nel prossimo film dei Vanzina, per poi finire spiaccicata sul mese di febbraio di un calendario e infine coinvolta in un tristissimo caso di cronaca nera che ti farà piombare nel trito tunnel della droga, dal quale uscirai per imboccare senza soluzione di continuità l'annosa via dell'alcoolismo, quindi l'autostrada della bulimia diabetica. Il 22 novembre 2021 una congestione ti farà colare a picco nella piscina di un piccolo imprenditore di Casale sul Sile (TV), ma in assenza del proprietario. Verrai ritrovata due giorni dopo dalla colf mesopotamica in via di regolarizzazione e al tuo funerale qualcuno piangerà, forse.



− Il giorno in cui ti ritroverai con una doppia coppia d'assi e di otto mi piacerebbe essere presente, pallone gonfiato che non sei altro.



− Verrai ripescata. Meglio esser precisi.














lunedì 14 dicembre 2009

Il catalogo delle idee chic reloaded

UN INCIUCIO, SÉ PLÙ FASIL



saul-steinbergIl nuovo segretario del Pd, proprio nel rifiuto di aggregarsi al No Berlusconi Day, ha già dato una prima indicazione della identità tutta politica che vuole dare all’organizzazione. Del resto, Bersani e buona parte dell’attuale gruppo dirigente del Partito democratico vengono direttamente dalle file di quel Pci che negli anni bui non temette di stare accanto al suo avversario storico, la Dc, per fermare il terrorismo. Ora non siamo affatto nell’emergenza di allora. Ma, oggi come allora, il perno della politica rimane il principio che la governabilità di un Paese dipende dall’assumersi responsabilità. Anche da parte di chi è all’opposizione.

Lucia Annunziata, La sinistra a un bivio, "La Stampa", 14-12-2009.


lunedì 7 dicembre 2009

Undercapodellostatements

Napolitano: "Troppe tensioni minacciano la vita civile". Con questa è ufficialmente candidato a condurre "Elisir". Poi ha aggiunto che su Piazza Fontana "non tutto è chiaro", per tenersi aperta una possibilità a "Mistero".

domenica 6 dicembre 2009

Splendor in the grass, glass under the water.

Quel bicchiere, è da quando vidi il film che lo seguo con lo sguardo perdersi nell'acqua.




venerdì 4 dicembre 2009

L'ambiente c'est moi

Potevano forse quelli di Greenpeace essersi dimenticati di lui?

berlusconi_pollution

Love, actually

Non divertirò

non ri piacerò

ma non mi faccio comprare.



Enrico Ruggeri, Il rock'n' roll, 1984.





Esco di casa all'alba, gli occhi gonfi di sonno, di mancanza di sonno, della grappa di ieri sera, di chissà cos'altro. Mia moglie mi saluta con un bacio, mi abbraccia forte, mi accarezza, mi sorride e mi sussurra: "Dai. Oggi parla Spatuzza".

giovedì 3 dicembre 2009

Sir, I think I was trying to suggest something about the duality of man, sir! The jungian thing, sir!



Due settimane prima di andare a Oslo per accettare il Premio Nobel per la Pace, Obama vende al mondo il suo nuovo Vietnam in versione "lite" tenendo un discorso in un'accademia militare. Onore a George Orwell. È proprio vero che la guerra è pace.



Pepe Escobar,
Vietnam-lite is unveiled. (Traduzione integrale qui.)

mercoledì 2 dicembre 2009

Ormai soltanto un commercialista ci può salvare

Mi scrive:



Pagare le tasse nel regno di Berlusconi sembrerebbe una perversione.

Se non altro è a buon mercato: passare un paio d'ore in uno scantinato con un'attempata trans, con assunzione di moderate dosi di cocaina, costa quasi tre volte tanto.




E poi mi fa notare che gli ho spedito un assegno scrivendo due cifre diverse nella parte in numeri arabi e in quella in lettere. Ah, e poi ci sarebbe il trascurabile dettaglio della mia firma mancante, nel suddetto assegno: mi son dimenticato di aggiungerla. Mi fa notare tutto ciò con gentilezza, ma documentandolo con un jpeg allegato del demenziale assegno in questione. Rispondo: "non ho parole per l'imperdonabile doppio errore commesso nello stilare l'assegno. Ti dà un'idea dello stato confusionale di stanchezza in cui mi trovo. Provvedo subito a stilare un nuovo assegno".

La sua risposta non si fa attendere:



nessun problema.

Nella classificazione ufficiale degli errori imperdonabili non figura l'errata compilazione di assegni.

Non si possono perdonare invece, ad esempio:

 

1) bere la birra con la fonduta di formaggio

2) un golf verde sui pantaloni marroni

3) dire "è un presepe" di un qualsiasi banale paesaggio da cartolina




Una prece al Ministro della Semplificazione. Lasci intatto l'incomprensibile sistema fiscale del nostro Paese. Ci toccherebbe fare a meno dei commercialisti. E non ci sarebbe davvero più nulla da ridere.

La caduta nel quotidiano/1

Caro Doktor Professor Heidegger, vorrei sapere che cosa intende con l’espressione “caduta nel quotidiano”.

Quando ha avuto luogo questa caduta? Dove stavamo noi quand’è avvenuta?

Saul Bellow, Herzog, Feltrinelli, Milano 1976, p. 69.





Generatore manuale di commenti: la nostra sfavillante e multiforme vita nei social network, ovvero come smettere di preoccuparsi e cominciare ad amare il tasto “annulla”.



Ma anche no.emoticoneprr



– L'avevo pensato prima di te, ma molto meglio.



– Il gatto della foto è morto da settimane. :-D :-D :-D



– Non preoccuparti, prima o poi non ti capiterà mai anche a te.



– Rogo degli scritti keynesiani 'stocazzo.



– Un consiglio, se posso permettermi: rifiuta l'amicizia a te stesso.



– Ride di te, non con te.



– Te la suoni e te la laiki, eh?



– No. Jean-Michel Jarre no.



– Guarda, sono d'accordo. Se ciascuno di noi, nel suo piccolo, quotidianamente, rinunciando ai propri egoismi ma anche senza pretese e soprattutto senza illusioni, piantasse un semino e magari chiedesse consiglio a un amico giardiniere o almeno a un'amica il cui nipote fa il giardiniere, anche se non proprio a due fermate della metro, insomma, sì, ce la possiamo fare a fare qualcosa che serva a qualcosa per qualcuno.

martedì 1 dicembre 2009

Rock me baby

Un sasso non può essere interpretato. Non chiede di essere perdonato, né può esserlo - non sapremmo dare un senso a qualcosa del genere. Neanche ci racconta la storia della sua vita, che, essendo lunghissima e povera di turning points, rischia di essere parecchio noiosa.

Penso che sogni di sgocciolare via scavato dalla proverbiale gutta, o riprodursi in tanti frammenti piccoli e leggeri, fino alla polvere. Ma sono ipotesi oziose: potrebbe anche canticchiarsi all'infinito una filastrocca, o architettare piani per conquistare il mondo, o semplicemente aspettare quieto di veder passare il nostro cadavere.



Lo accetti, lo usi, lo getti, senza attenderti alcuna reazione. Ne sopporti il peso sapendo che non potrà mai calare. Sta lì, ingombrante, inespressivo, pesante, inerte, totalmente disanimato, in attesa che altri lo agiscano.



Il sasso, credo, si è imposto saggiamente il silenzio, una dieta talmente equilibrata da consentirgli solo impercettibili variazioni di peso, un'espressione impenetrabile, da poker. Inutile irritarsi e prenderlo a martellate: non parla. Vuole essere accettato naturalmente, senza mediazioni, per quel che è e sarà.



E' riuscito sapientemente, nei millenni, a selezionare ed affinare le caratteristiche più adatte a svuotare finalmente di senso tante futili domande, che poi si riassumono in una sola: "Perché sei così ?".

 

From Bielorussia with love

Spuntano le prime scottanti rivelazioni dagli archivi KGB gentilmente forniti al nostro premier da Lukashenko.