Un sasso non può essere interpretato. Non chiede di essere perdonato, né può esserlo - non sapremmo dare un senso a qualcosa del genere. Neanche ci racconta la storia della sua vita, che, essendo lunghissima e povera di turning points, rischia di essere parecchio noiosa.
Penso che sogni di sgocciolare via scavato dalla proverbiale gutta, o riprodursi in tanti frammenti piccoli e leggeri, fino alla polvere. Ma sono ipotesi oziose: potrebbe anche canticchiarsi all'infinito una filastrocca, o architettare piani per conquistare il mondo, o semplicemente aspettare quieto di veder passare il nostro cadavere.
Lo accetti, lo usi, lo getti, senza attenderti alcuna reazione. Ne sopporti il peso sapendo che non potrà mai calare. Sta lì, ingombrante, inespressivo, pesante, inerte, totalmente disanimato, in attesa che altri lo agiscano.
Il sasso, credo, si è imposto saggiamente il silenzio, una dieta talmente equilibrata da consentirgli solo impercettibili variazioni di peso, un'espressione impenetrabile, da poker. Inutile irritarsi e prenderlo a martellate: non parla. Vuole essere accettato naturalmente, senza mediazioni, per quel che è e sarà.
E' riuscito sapientemente, nei millenni, a selezionare ed affinare le caratteristiche più adatte a svuotare finalmente di senso tante futili domande, che poi si riassumono in una sola: "Perché sei così ?".
Penso che sogni di sgocciolare via scavato dalla proverbiale gutta, o riprodursi in tanti frammenti piccoli e leggeri, fino alla polvere. Ma sono ipotesi oziose: potrebbe anche canticchiarsi all'infinito una filastrocca, o architettare piani per conquistare il mondo, o semplicemente aspettare quieto di veder passare il nostro cadavere.
Lo accetti, lo usi, lo getti, senza attenderti alcuna reazione. Ne sopporti il peso sapendo che non potrà mai calare. Sta lì, ingombrante, inespressivo, pesante, inerte, totalmente disanimato, in attesa che altri lo agiscano.
Il sasso, credo, si è imposto saggiamente il silenzio, una dieta talmente equilibrata da consentirgli solo impercettibili variazioni di peso, un'espressione impenetrabile, da poker. Inutile irritarsi e prenderlo a martellate: non parla. Vuole essere accettato naturalmente, senza mediazioni, per quel che è e sarà.
E' riuscito sapientemente, nei millenni, a selezionare ed affinare le caratteristiche più adatte a svuotare finalmente di senso tante futili domande, che poi si riassumono in una sola: "Perché sei così ?".
E' la prima volta nella storia del pensiero (e della parola) che l'uomo non sottovaluta il sasso. Un grande passo in avanti.
RispondiEliminapiù conosco gli uomini, più amo le pietre.
RispondiEliminanick the old
http://www.youtube.com/watch?v=MQKIK0_4ASc
RispondiElimina..al sasso giustamente delle nostre domande non interessa nulla, lui è, fa il sasso, punto...secondo me non aspetta niente, men che meno il nostro agire, sta.
RispondiEliminaHo sempre detto che se proprio tocca voglio reincarnarmi in sasso di fiume, o sasso di mare. ..
Il sasso sente il sole, sente il vento, sente l'acqua e piano piano torna in polvere al mondo senza drammi...quando si dice rest in peace...
ci sarebbe una poesia di friedl su sassi e licheni, ma non ce l'ho quì...
dopodichè c'è da dire che un sasso è un bel po' disponibile, quello che gli vuoi far fare lui lo fa...mica da tutti!
un sasso serve sempre e comunque
RispondiEliminasplendido il link di Arku
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