Il Premio Strega 2008 è stato vinto da Paolo Giordano, 25 anni, esordiente, con il romanzo "La solitudine dei numeri primi".
Il commento prevalente tra i suoi colleghi scrittori è stato più o meno il seguente: "ma perché quelo nun se ne torna ar labboradorio suo?"
Sì, perché di mestiere Giordano non fa lo scrittore, almeno non ancora, bensì il fisico teorico, studente di dottorato all'Università di Torino.
E che ci fa un dottorando in fisica nei salotti romani? Una possibile risposta l'abbiamo trovata alla pagina di wikipedia dedicata ai premi letterari italiani, da cui si evince, se abbiamo contato bene, che in Italia vengono assegnati ogni anno 55 premi letterari.
Embè? Embè la seconda parte della risposta è contenuta in un link che per ogni aspirante ricercatore è un must, anzi un Murst: qui vengono segnalati tutti i concorsi banditi per posti da ricercatore universitario. Si scopre che in tutto il 2007 in tutta Italia sono stati banditi 13 posti da ricercatore in fisica teorica: circa un quarto, cioè, dei premi letterari.
Ed è già tanto: nel 2006 i posti banditi furono 7 e 10 nel 2005.
Il messaggio ai cervelli fuggiti è quindi quello di non rientrare, e a quelli impantanati in Italia di cambiare mestiere: anche senza il talento letterario di Giordano si potrà ben trovare qualcosa di più del nulla.
Per inciso, non un giornale che ci abbia detto se il romanzo di Giordano è bello o brutto: ci è addirittura toccato leggerlo: è bello.
Ora che ve lo abbiamo detto potete risparmiarvi la lettura e dedicarvi ad esempio alla fisica teorica, cominciando dall'indovinare cos'è questo oggetto qui sotto. Il premio per il vincitore è il solito.
Anzi, il solitone.
Dovreste per onestà intellettuale segnalare che il libro è triste, triste, triste.
RispondiEliminaCome solo un dottorando in fisica può essere.
kk