— What in fact has been created? An international community. A perfect blueprint for world order. When the sides facing each other suddenly realize that they're looking into a mirror, they'll see that this is the pattern for the future.
— The whole world as the Village?
— That is my hope. What's yours?
— To be the first man on the moon.
Il n° 2 (Leo McKern) spiega al n° 6 (Patrick McGoohan) che dal Villaggio non si evade nella serie televisiva creata da Patrick McGoohan The Prisoner (1967, 2° episodio: “The Chimes of Big Ben”).
— The whole world as the Village?
— That is my hope. What's yours?
— To be the first man on the moon.
Il n° 2 (Leo McKern) spiega al n° 6 (Patrick McGoohan) che dal Villaggio non si evade nella serie televisiva creata da Patrick McGoohan The Prisoner (1967, 2° episodio: “The Chimes of Big Ben”).

Letto l'editoriale della Spinelli, bellissimo.
Solo due domande:
1. Quale crollo del muro? Non sarebbe meglio parlare di momentanea flessione?
2. In che senso Stalin dismetteva?
Insomma, io non mi ricordo tanto bene.
Dio non esiste, Marx è morto, e io non mi ricordo tanto bene.
Meno Adorno e più contorno!
Meno Marcuse e più Mabuse!
...
...
Meno Horkheimer, più Alzheimer!

Per Balzac un corpo è composto da una serie di spettri a strati infinitamente sovrapposti, fogliacei. Siccome l’uomo non può mai creare — ossia da un’apparizione, dall’impalpabile costituire una cosa solida, o dal nulla fare una cosa — l’operazione fotografica sorprende, stacca e trattiene, applicandoselo, uno strato del corpo. Onde, per il corpo suddetto, perdita evidente di uno dei suoi spettri, vale a dire di una parte della sua essenza costitutiva.
RispondiEliminaFélix Nadar.