lunedì 28 febbraio 2005

Il primo caso

Il primo caso di G.O.D. si presenta assai ostico. Troppo lungo sarebbe riportare per esteso il testo della cruda, straziante lettera di OctoberRose. In sintesi: il fidanzato di O. decide di trasferirsi vicino a lei, ma sfortunatamente la casa in cui viene ad alloggiare è infestata dalla presenza di una "sboccata e volgare (sic)" energumena quarantenne, verosimilmente non estranea all'amore mercenario. Pittoresca quanto violenta figura, si circonda di feroci mastini napoletani e di figlie che ascoltano - rabbrividiamo - Renato Zero e simili a volume stellare.

Costei, senza apparente motivo, viene a prendere in antipatia O., fino ad aggredirla verbalmente (citiamo a mo' di esempio l'epiteto "regina di questo c...o"). La signora sembra indifferente ad ogni minaccia e refrattaria a qualsiasi tentativo di accomodamento.

E qui interviene G.O.D.


Cara OctoberRose,

è in casi come questo che Mishima, deposta la penna sullo scrittoio, lasciava scorrere il fiero, scintillante sguardo sulla preziosa collezione di katana. La forza della parola incontra il proprio limite là dove non vi è alcun ricevente, ma solo tarda, ottusa sordità - quasi un calco negativo dell'orecchio assoluto.

Immaginiamo te e il tuo fidanzato come persone colte, onesti cittadini che rifuggono dalla violenza, avvezzi a servirsi della ragione e del diritto, più inclini a cercare risposte in manuali di filosofia e retorica che a risolver questioni in spicce risse da strada. E insieme a voi soffriamo per questa impotenza del verbo. Potremmo forse consigliarvi, che so, di imbottire di stricnina una polpetta e servirla al cerbero ? O di inzuppare di benzina qualche straccio, appoggiarlo alla porta della megera e appiccarvi fuoco ? O ancora di attenderla in luogo adeguatamente buio e inebetirla a tortorate ? Va da sé che non potremmo e, credimi, non per malinteso buonismo. Vi trovereste catapultati in un conflitto continuo, sfibrante, con una persona che, ahimè, in questi discutibili campi dell'agire umano (se di umano ancora si può parlare) più largamente di voi dispone di risorse ed astuzie. Rischiereste di cedere ingloriosamente, di sporcarvi, forse - Dio non voglia - di guastare il vostro stesso rapporto, altrimenti sereno e nutrito della linfa di attività tanto superiori a queste miserie.

Vi esorto invece a riporre la vostra fiducia in altre competenze, a cedere di buon grado il passo a specialisti che non della penna e della parola sono soliti servirsi. E anche qui G.O.D. può soccorrervi, grazie ad un gruppo di affiliati denominato GOD's Hammer (scherzosamente, in realtà, essi sono soliti autodefinirsi Gangsters On Demand). Oh, non troverete i loro nomi su queste pagine, né tronfie narrazioni delle loro pur epiche gesta. Umili, schivi al limite dell'anonimato, questi valorosi svolgono il compito loro affidato con riservatezza, perizia e passione, e con mezzi di convinzione che noi - sinceri estimatori della loro professionalità - non oseremmo certo mettere in discussione, meno che mai in loro presenza. Perché essi ne vanno giustamente fieri, e quando recano a casa il modesto compenso che richiedono in cambio dei loro servigi, là, seduti al desco famigliare, possono guardare a testa alta moglie e figli, consci di averlo ben meritato.

Perciò contattaci privatamente e saremo lieti di studiare insieme a te e a loro le strategie di persuasione - diremmo quasi la maieutica - più adeguate ad incidere nella rozza sensibilità di questa coriacea megera, a trovarne le vie del cuore, ad aprirle forse un nuovo occhio in quella testa che oggi ci appare così ottenebrata. Con facile rima potremmo concludere "là dove non può il verbo, può il nerbo".

Coraggio.

4 commenti:

  1. In alternativa, potrebbe bastare consultare gli annunci di qualche agenzia immobiliare e abbandonare la megera al suo destino. Anche perchè, ridotta alla ragione la virago rimarrebbero pur sempre i mastini e Renato Zero con cui condividere il condominio. A meno di far brillare lo stesso per intero (ma anche in questo caso è alla compulsazione degli annunci immobiliari che alla fin fine si arriva).

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  2. Sono convinta che in questi casi verba volant, meglio il nerbo del verbo.

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  3. O, per dirla in altro modo: absit iniuria verbis, sed non absit iniuria nerbis.



    Agli utili consigli dell'anonimo, aggiungerei però delle simpatiche tattiche di guerriglia, tipo riempirle di bostik la serratura di casa e/o il tubo di scappamento dell'auto. Ciò non riporterà la maleducata alla ragione, ma potrebbe, al contrario, farla incazzare al punto di fargliela perdere completamente e rendere necessario un ricovero coatto.

    A me pare un buon approccio psicologico al problema

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  4. inconnuaubataillon6 marzo 2005 alle ore 23:03

    bello il proverbio. da raccomandare a un paio di sacripanti di nostra conoscenza.

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