Amara e - come sempre - illuminante riflessione del Nostro su destino, incomunicablità, apparenza. Ad innescarla (l'occhio del poeta coglie significati profondi anche nelle minuzie) un insignificante screzio nella stazione di Bologna.
Via Crucis in una sola stazione
Pagliuzza più corta
Altoparlante non autorevole
Ritardo eccessivo
Depistaggi lungo la linea
E' il capotreno che vi parla !
Non parlate al conducente !
Fischi non di treni
Biglietto di non ritorno
Destinazione suggerita
là dove il sole non illumina
Vanity Unfair
Discorso deragliato
Figura di merda
La poesia fa schifo.
RispondiEliminaOr non so se l'anonimo dianzi si riferisca a «La Poesia» in generale o a «La poesia» del Bondi in particolare. In quest'ultimo caso, obbiettivamente, egli erra dacché tal componimento esprime cotanta grazia e soavità che se percepisce ancora l'eco nelle prospicienti valli appenniniche.
RispondiEliminaSplendido componimento...quello dei Gods.
RispondiEliminaAggiungerei Tessera P2.
Del Capo.
Grazie alla Costituzione repubblicana
RispondiEliminasono fuori.
Famiglia Fioravanti.
E'un attacco. Un altro.
Ma per un narciso,imbecille, criminale,
la vita potrebbe essere peggiore.
Quando il saggio indica il tortellino lo stolto guarda il buso.
RispondiEliminaToh che ritira fuori la storia della pista palestinese.
RispondiEliminaFior-avanti cretino