All'epoca mi sembrò geniale anche il film di Roberta Torre, che nasceva in polemica agli aspetti ancora troppo "fascinosi" (e quindi reazionari) della "Piovra" televisiva. Certo, "Tano da morire" era in polemica opposta a quella del nostrano regista in auge. Ma uno dei tanti e peggiori segni dei tempi è che diventa un lusso pesino fare le debite distinzioni. Tutti strozzabili.
L'ottimo Nino Gioè, capomafia di Altofonte e presente il 23 maggio 1992 sulla collina che domina la Palermo-Punta Raisi all'altezza dell'uscita di Capaci, amava dire che le riunioni dell cupola erano un grande scassamento di minchia, perché nella migliore delle ipotesi ti toccava strangolare qualcuno, nella peggiore ti strangolavano a te.
Per la cronaca, Gioè si strangolò da solo, in carcere.
Un classico, Amalfitano. Quella guardiola mi ricorda la scena più bella del "Divo". Straordinaria la madre, mentre recita una versione trash di Jacopone da Todi.
Consiglio tecnico: Sì, i video di quei due sono a rischio. Nel dubbio, cancella i loro nomi dai tag.
Professor Amalfitano, io mica ce lo so se Roberta Torre e Ciprì siano mai stati marito e moglie. Lui è direttore della fotografia di "Tano" e di altri film di lei, che non saprei... Allora diciamo che qui sono una coppia bomba! U rèp di tàn.
All'epoca mi sembrò geniale anche il film di Roberta Torre, che nasceva in polemica agli aspetti ancora troppo "fascinosi" (e quindi reazionari) della "Piovra" televisiva. Certo, "Tano da morire" era in polemica opposta a quella del nostrano regista in auge. Ma uno dei tanti e peggiori segni dei tempi è che diventa un lusso pesino fare le debite distinzioni. Tutti strozzabili.
RispondiEliminabianca
L'ottimo Nino Gioè, capomafia di Altofonte e presente il 23 maggio 1992 sulla collina che domina la Palermo-Punta Raisi all'altezza dell'uscita di Capaci, amava dire che le riunioni dell cupola erano un grande scassamento di minchia, perché nella migliore delle ipotesi ti toccava strangolare qualcuno, nella peggiore ti strangolavano a te.
RispondiEliminaPer la cronaca, Gioè si strangolò da solo, in carcere.
(Anch'io amai Tano, da morire).
Roberta Torre e' (o forse e' stata) sposata con Daniele Cipri'.
RispondiEliminaQuesto e' sempre molto attuale:
www.youtube.com/watch
(invito a ripostarlo quando viene tolto...)
o.a.
Un classico, Amalfitano. Quella guardiola mi ricorda la scena più bella del "Divo". Straordinaria la madre, mentre recita una versione trash di Jacopone da Todi.
RispondiEliminaConsiglio tecnico: Sì, i video di quei due sono a rischio. Nel dubbio, cancella i loro nomi dai tag.
ma no!
RispondiEliminalasciamoli tutti i tag...
beh in fondo si potrebbe dire che cipri' e maresco sono la versione attuale di jacopone da todi
e i migliori nani della nostra vita e' una raccolta di exempla
o.a.
Professor Amalfitano, io mica ce lo so se Roberta Torre e Ciprì siano mai stati marito e moglie. Lui è direttore della fotografia di "Tano" e di altri film di lei, che non saprei... Allora diciamo che qui sono una coppia bomba! U rèp di tàn.
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=lt19tcYIGqw
bianca