domenica 17 maggio 2009

Disagio

Rinaldini strattonato e buttato giù dal palco di Torino. Brutta immagine. Quando un leader di un sindacato rappresentativo come lo è la Fiom subisce tale trattamento c'è da preoccuparsi. Significa che il sindacato non riesce più a svolgere la funzione di ammortizzatore delle tensioni sociali. Quindi, pericolo di violenze, di terrorismo con relativa strategia della tensione. Autori del pessimo gesto sarebbero gli iscritti, o i simpatizzanti, dei cobas, i sindacati di base che hanno trovato linfa vitale sia nell' acquiescenza di sindacati come la cisl e la uil, sia nell' isolamento subito dalla cgil per via della miope azione governativa. Ma, ferma restando l' assoluta condanna della violenza subita da Rinaldini, occorre riflettere sulle cause che hanno provocato l' esecrabile episodio. In genere, nelle proteste, qualunque forma esse assumano, ci sono motivi un po' più generali, come ad esempio le rivendicazioni contrattuali, e motivi più particolari, se per particolare intendiamo il timore di perdere il posto di lavoro. Una paura che nel caso dell' affaire-Marchionne sembra più che giustificata. La Fiat, indebitata fino all' osso, ha conquistato la Chrysler. In verità non è nemmeno vero questo. Per ora ha il 20% e la maggioranza azionaria è dei sindacati ( è la rivincita di Marx nel paese emblema del capitalismo?). Per questo 20% non ha sborsato nemmeno un euro. Darà tecnologia. Poi, "conquistata" la Chrysler, vuole conquistare la Opel, in grande difficoltà. Poiché la Opel è nelle situazioni in cui sta, anche qui la Fiat non sborserebbe un euro. La Merkel medita e meditano i sindacati tedeschi che non sono molto convinti, anche perché la opel produce macchine, tipo l' Agila, che sono concorrenti con quelle della Fiat. E allora, che senso industriale avrebbe la fusione? I sindacati italiani, a loro volta, chiedono rassicurazioni che ogni tipo di aggregazione non comporti un taglio occupazionale. Scaiola sventola la letterina che ha scritto alla Fiat per ricordare a Marchionne che gli incentivi per la rottamazione sono stati concessi per la salvaguardia dell' occupazione. I sindacati chiedono chiarimenti su tutto il piano, ma Marchionne dice che è inutile farlo adesso quando ancora non si conoscono gli esiti dell' affaire Opel. Morale : se l' incorporazione della opel avverrà, allora Marchionne chiederà il conto allo Stato Italiano, cioè ai contribuenti, pena un taglio occupazionale. Sia chiaro, comunque, che tutta l' operazione crea valore aggiunto per le varie holding della fiat, non per l' industria italiana- 

5 commenti:

  1. Oh Pinionista, Marx non aveva previsto le Carfagna e le Letizia. Un buon storico dell'ottocento.Ma nulla più.

    Ogni tanto defenestrare fa bene. Praga docet.

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  2. quando un "sindacato non riesce più a svolgere la funzione di ammortizzatore delle tensioni sociali" vuol dire che finalmente stanno arrivando i tempi buoni!



    ne buttassero 10 al giorno giu' dal palco!

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  3. eccheccacchio la firma!

    tonii

    :-)

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  4. in realtà buttavano giù tovarich Kremackij, per interposta pessoa.

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  5. Scusate, ma questo vostro ultimo scambio di commenti non si capisce proprio. Datemi i miei occhiali! O almeno portatemi un bambino di cinque anni.

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