Non mi interessa quasi mai la posta dei lettori, su nessun quotidiano. Questa mattina, mentre tentavo di occupare un orario antelucano recuperando la mancata lettura dei giornali di ieri, l'occhio è stato catturato da un cognome nella rubrica di Augias: "Foa", insieme ai nomi di Anna, Renzo e Bettina, figli di Lisa e Vittorio. Bettina e Vittorio mi ricordano gli studi alla facoltà di Economia di Modena. Vittorio Foa, naturalmente, mi ricorda anche altre cose (se non sbaglio anche ad almeno un altro G.O.D.), ma non è della mia memoria che vorrei parlarti: sei tu il paziente e quindi stiamo parlando della tua, di memoria, e della cura che devi averne. Oltre che - te li lascio come tracce da sviluppare - di estetizzazione, di colpa e di efficacia della punizione. Non parliamo invece di cinema.
La lettera si riferisce all'articolo della Aspesi su "Sanguepazzo" di Giordana, film centrato sulla drammatica vicenda di Osvaldo Valenti e Luisa Ferida, famosi attori del cinema fascista giustiziati dai partigiani. Nell'articolo, Giordana afferma che "..non esistono testimonianze della partecipazione di lui ai rastrellamenti di partigiani né di tutti e due alle torture di Villa Triste in mano all'aguzzino al soldo dei tedeschi Pietro Koch""
I tre figli di Lisa Foa riportano un brano della madre e io allargo un po' la citazione (trovi il testo completo qui)
"..è uscito un libro che parla di Osvaldo Valenti e Luisa Ferida, i due attori che aderirono alla Repubblica di Salò, come di due interessanti personaggi dall’anima complessa e tormentata. Non ci sono state particolari reazioni. Io li ho conosciuti bene perché facevano parte della banda Koch. Mi sono detta: ma guarda un po’, noi che stavamo di sotto, nelle cantine di quella villa di via Paolo Uccello, così fissati sui nostri problemi di sopravvivenza fisica, non ci siamo accorti del dramma di questi due personaggi che arrivavano su macchine fuori serie, prendevano la cocaina, banchettavano nei piani superiori e poi si divertivano a torturare o vedere torturare la gente.
Poi sono stati fucilati, ma di questo si poteva anche fare a meno. In fondo erano sconfitti e non erano più in grado di nuocere. Se li avessero lasciati in vita avrebbero potuto spiegare loro stessi perché erano andati a finire volontari nella banda Koch e nessuno avrebbe potuto scrivere un libro sui turbamenti delle loro anime."
...ed ecco come commentava la proiezione del film di Giordana a Cannes l'inossidabile TG2:
RispondiElimina"Altra pagina buia della nostra storia ... Sanguepazzo racconta la tragica storia della coppia Ferida-Valenti: dopo aver aderito alla decima MAs, accusati senza prove, dopo un processo frettoloso e sommario il 30 aprile furono fucilati dai partigiani". Nel servizio il regista Giordana ricorda severamente "il rancore dei vinti e la falsa coscienza dei vincitori".
Nella stessa puntata del TG2, subito prima: Veltroni e Fini che parlano di pacificazione alla presentazione del libro sul rogo di Primavalle (dalla dichiarazione di Veltroni viene tagliato il solo riferimento al fascismo)
Libro di Pansa su "la guerra civile in Emilia Romagna tra il 1945 e il 1946", che l'autore dichiara "scatenata da quelli che io chiamo gli squadroni della morte comunisti".
meglio TRE Gachet
e da Cannes arrivano anche le lamentazioni di Afef sul cattivo servizio che il cinema italiano, con "Gomorra" e "Il divo", sta rendendo alla Patria. Voglio dire, se Cannes la commenta Afef la prossima volta mi candido io, con la cristallina certezza di fare meglio (ma non sotto il profilo estetico).
RispondiEliminaSulle prossime uscite di Pansa vi segnalo un'anticipazione di Robecchi
Andiamoci tutti e due, ma al cinema vacci tu. Ricordo un mio amico regista (tre film in trentacinque anni, visti da quattro gatti spelacchiati). Parla di sé vantando la sua "geniale assenza di talento" e ripete sempre: "Se un giorno volessero darmi la Palma d'oro, io sono pronto." (Un po' come Kurt Russel in "Grosso guaio a Chinatown").
RispondiEliminaAlt
P.S.: Ma la memoria peggiora la malinconia (cfr. Funes). E quindi non se ne esce, da questo stato (e da questo Stato).
nessuno ci fermerebbe. be', magari la forza pubblica.
RispondiEliminaho messo su muxtape eddy mitchell e se ho tempo rinfresco un po' il resto dei brani. andatevi a sentire anche i muxtape favorites, fra cui quello di caporalereyes.
curiosità: mi sono imbattuto in un muxtape denominato "ilovedust". Mi sembrava di buon auspicio e sono andato a ascoltarmelo. oh, ci fosse dentro un brano che mi piace. per dire quanto il mondo è oscuro e cattivo
Volendo, c'è anche il "Cinématographe" di Boris Vian (ma non posso mandartelo, sono in campagna, capacità internet a prova di suocero, e a casa mi è andato in palla tutto).
RispondiEliminaOppure: Afef ha trasformato il Festival de Cannes in Festival des connes, che pure è una canzone, di M (le maudit? ma no, è il figlio di Louis Chedid, mica Der Verlorene).
Alt
P.S.: Il mondo è ben peggiore di quanto immagini, ma sei troppo giovane per rendertene conto. E comunque Brice Hortefeux ti sta già preparando il foglio di via.