mercoledì 15 aprile 2009

La massa è finita

Per il totalitarismo non c'è vero Stato, né vero popolo, ma una massa amorfa ed un duce. L'identificazione pseudoidealistica del Capo e del popolo non è che la effettiva identità anarchica dello schiavo e del tiranno. Mussolini non era una persona, ma una vuota maschera, un simbolo appunto di questa indifferenziazione totalitaria; l'idolo vuoto della massa informe, identico ad essa. […]

Mussolini non era una persona, né un carattere; ma l'espressione di tutto quello che di impersonale e non caratterizzato giaceva nell'animo degli italiani. Di qui la sua mutevolezza, il suo istrionismo, e quella sua straordinaria, contagiosa volgarità. Era come una concrezione di sogni velleitari, di rancori nascosti, di paure. Era il frutto della paura della libertà; lo stesso terrore di cui era impastato era la fonte della sua triste potenza. Di fronte agli uomini liberi, Mussolini non esisteva: la sua immagine, la sua sigla, la sua voce, per quanto infinitamente ripetuti come incanti, non avevano presa.

Carlo Levi, Morte dei morti, "La Nazione del Popolo", 30 aprile 1945.







6 commenti:

  1. Gli artisti da sempre sono eterni. Creature sensibili. Posseduti da strane forme elfiche e se provi a contenerli essi fuggiranno lontano. gli artisti sono immuni e puri.

    Sono morbidi, come nuvole e se provi a stringerli in un pugno come

    l'immaginazione si dissolvono dolcemente. Teneri teneri che se forzi la mano e non si dissolvono ne formi due e poi tre.

    Ma sono sempre li vicino a te anche se in forme diverse...nascosti come spiritelli selvaggi.



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  2. vero. ci sono poi artisti che ti fanno sentire futile. Levi e' uno di questi. Un altro e' Pasolini, un altro ancora e' Kafka. Per questo leggo Rutelli, per sentirmi un genio.



    Scroto

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  3. Levi è proprio grande. Ma perchè non esistono più pensatori di questo calibro?

    Come altre volte, i vostri post migliori sono anche dei "pro memoria". Grazie.

    Bianca

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  4. I pensatori ci sono, siamo noi che non li riconosciamo fino a quando non sono sottoterra da tempo. E per questo se fossero vivi tu sai bene cosa farebbero.

    Sten infatti è un grande pensatore. Ma proprio per tirare a caso, il discorso di Moretti in Piazza san Giovanni nel 2002, che ora non ricordo, allora mi parve molto profondo. Qualche affondo di Tabucchi (a me fui stregato (sì, hai letto bene) da requiem, specie in lingua originale, diventa ancora più evocativo), addirittura qualche sintesi di Travaglio (quando si alza in volo e racconta come le classi dirigenti escono dai processi) è addiritturra (bestemmia: doppia bestemmia: doppia bestemmia coi fiocchi) pasoliniana, qualcosa di Scarpinato, e poi un pugno di editorialisti, sì, qualche grande editorialista ce l'abbiamo ancora.

    Insomma, dobbiamo un po' guardarci intorno, il materiale secondo me cìè.



    (hai letto bene ma non era voluto, le dita hanno l'anacoluto nel sangue).



    Scroto

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  5. Sono triste di comunicarti di essere d'accordo con te. Ce l'ho anch'io qualche amico che è un grande pensatore e guai a lui se prova a crepare: gli ficco il sondino su per il naso gli ficco.

    Bianca

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  6. Stop all'intelligenza artificiale, direbbe Deckard.

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