mercoledì 10 settembre 2008

Un gran bel pezzo di fisica - IV

Ieri poi niente. Tutti spariti. "Stanno tutti a fasse e pippe", dice il mio amico del primo giorno, accompagnando le parole con il caratteristico gesto Gestaltico, un'oscillazione approssimativamente armonica del pugno destro, in direzione verticale. "Non è che ho nominato troppo Caforio (evocando implicitamente Ferilli)?". "No, è che se stanno a cagà sotto. Per questo se stanno affà e pippe". E riprende il gesto, accompagnandolo con un fischio ritmico, che verosimilmente simula l'effetto di una forza di attrito.



Non ho capito. Il Cern è pieno di cose che non si capiscono: questa delle pippe, ma anche il Bosone di Dio, che non è una bestemmia. "Domani cominciano le prove?" "Se, e prove cor prosciutto, pevvedé si cce sta tutto". Certo: è l'osteria numero nove, proprio quella che non ho mai capito.



Oggi hanno fatto le prove. E noi ci siamo ancora. E tutti hanno voglia di parlare. Perfino Silvano Il Talebano, il mito, l'uomo che al buco nero non ci ha mai creduto.



Professore, allora?

Allora che?



No, dico, la fine del mondo?

E' qui. Questo esperimento. E' la fine del mondo.



Ma i buchi neri?

Calma, oggi abbiamo fatto girare il primo fascio di protoni. Nessuna collisione, nessuna reazione, nessun bosone. Adesso, giorno per giorno, il gioco si farà sempre più duro.



Quindi non possiamo ancora stare tranquilli?

Signorsì, tranquillissimi. Non succederà nulla: ci terremo Berlusconi almeno fino al 2013, e Andreotti per sempre.



Ma i buchi neri?

L'ha già chiesto.



Ma lei non ha già risposto.

Già. Allora. Gli apocalittici hanno evidenziato quattro possibili (secondo loro) pericoli: bolle di vuoto, monopoli magnetici, strangelets e i famigerati buchi neri.



Tutte minchiate, stronzate del cazzo?(E' solo per impressionare, far vedere che sono del giro).

No, per carità. Tutti oggetti sensati, scientificamente ben definiti e non rigorosamente impossibili: voglio dire, non si tratta di segnalazioni pervenute da una setta religiosa o dal Mago Otelma. Ma anche se, ripeto, a rigore non impossibili, estremamente estremissimamente improbabili.



Mi scusi, ma così mi cago addosso! (Mentre lo dicevo mi sentivo Fazio: è andata così, me ne vergogno).

Per un fisico un evento estremamente improbabile è qualcosa che un profano definirebbe impossibile: ad esempio, qual è secondo lei la probabilità di passare attraverso quel muro?



Zero, cioè, è impossibile!

Ecco, per un fisico, magari un po'  fondamentalista, non è zero: potrebbe avvenire sfruttando l'effetto tunnel. Solo che per un pezzo d'uomo come lei la probabilità è davvero bassa. E infatti non ci prova nemmeno.



Visto che state cercando la Particella di Dio, non è che sto effetto tunnel spiega la verginità di Maria?

No, troppo improbabile: anche se qui si parla di oggetti piccoli per la vita quotidiana non si tratta comunque di particelle elementari.



Torniamo ai pericoli: bolle di vuoto?

Vede, il nostro universo si è assestato su un livello energetico che per quello che ci riguarda è stabile: nel senso che la situazione è più o meno sempre quella da quando c'è l'uomo, ma anche da molto prima. Chiamiamo "stato di vuoto" questo livello energetico. E' però possibile che esistano altri stati di vuoto, ancora più stabili di quello in cui giace l'universo. Per capirci, chiamiamoli di "supervuoto". Perché l'Universo non vi si assesta? Perché è schermato da una "barriera di potenziale", per superare la quale ci vorrebbe molta energia. Ora, i catastrofisti temono che le densità di energia raggiunte nell'esperimento siano tali da creare, se non uno stato di vuoto in tutto l'universo, una sorta di piccola bolla locale di supervuoto, che potrebbe catalizzare una reazione in cui l'universo tutto si stabilizza nel supervuoto. Chiaro?



Minchia. E cosa succederebbe nel supervuoto?

Tutto, nulla, chissà. Di certo la transizione non sarebbe una crociera, come minimo saremmo tutti annichilati.



Ah. Potremmo passare ai monopoli magnetici, grazie?

Questa è più fantasiosa. Lei sa che quando ha una calamita si presentano sempre un polo nord e un polo sud. E se la spezza in due, ognuno dei due frammenti ripropone i due poli. Giusto?



Giusto.

Un monopolo magnetico è invece un polo nord senza polo sud, o viceversa.



Hegel vaffanculo. Ma il pericolo?

Esistono teorie, estranee al Modello Standard della fisica delle particelle, secondo cui i monopoli potrebbero provocare il decadimento dei protoni e dei neutroni in elettroni, positroni o altro.



E chi se ne frega.

Mica tanto: siccome la materia è fatta di atomi e i nuclei degli atomi sono fatti di protoni e neutroni, la materia verrebbe distrutta. E siamo materia pure noi, e tutta la terra.



Però. Gli stangelets, invece, sono più tranquilli?

Sono analoghi di protoni e neutroni fatti però di quark cosiddetti "strani", più pesanti di quelli ordinari. Se fossero tanti potrebbero raggruparsi in una formazione detta stella strana che potrebbe interagire catastroficamente con la terra.



E infine i buchi neri.

Sì, ma piccoli però. Spauracchio degli anni 70, come le BR, periodicamente ritornano. Ma più piccoli, appunto.



Come le BR.

Già.



Professore, la vedo provato. Le chiedo solo se può spiegarmi l'osteria numero nove.

La servetta fa le prove?



Sì. Non l'ho mai capita.

E' un classico equivoco culturale, dovuto all'urbanizzazione a alla fine della cultura contadina.



Cioè?

Il prosciutto non è (o non ancora) a fette.

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