Non divertirò
non ri piacerò
ma non mi faccio comprare.
Enrico Ruggeri, Il rock'n' roll, 1984.
non ri piacerò
ma non mi faccio comprare.
Enrico Ruggeri, Il rock'n' roll, 1984.
Esco di casa all'alba, gli occhi gonfi di sonno, di mancanza di sonno, della grappa di ieri sera, di chissà cos'altro. Mia moglie mi saluta con un bacio, mi abbraccia forte, mi accarezza, mi sorride e mi sussurra: "Dai. Oggi parla Spatuzza".
E Polanski oggi dovrebbe uscire e domani è sabato e voi marcivate male, voi mangiavate carne Simmental, io marcisco profumato, mangio tartara umana e adesso sono uno splendido zombi.
RispondiElimina...io ho scelto meglio..sò farfalla, vivo solo oggi, domani m' imbozzolo e poi rinasco di nuovo, non so mai niente, ma con un battito d'ali in amazzonia ti faccio una catastrofe planetaria...almeno così dicono...tanto io stasera muoio, e non so mai niente...
RispondiElimina( ma perchè quando penso a Polannski mi viene sempre in mente il film che fece con Tornatore...guarda che è strano eh...)
A volerla dire tutta, farfalla, con un battito d'ali puoi anche impedirla, la tempesta, e salvare molte vite, umane e non solo.
RispondiEliminama certo.. .a volerla dire tutta mi piacerebbe assai...e come farfalla sarei anche combattiva, avrei una mia gentile e ferrea determinazione, vivo poco e non so niente, ma le ali ci provo a sbatterle, eccome no...ma sai quanto ci vuole a romperle le ali a una farfalla? puf...un colpetto del tuo dito...
RispondiEliminama noi soi disant farfalle siamo strane, poco sappiamo ma presto riviviamo e non molliamo l'osso...sempre meglio provarci per conto mio...
Accade spesso al bibliofilo, che si diverte a sfogliare religiosamente le pagine ingiallite di qualche prezioso incunabolo, di trovarvi tra pagina e pagina, appiccicata e quasi assorbita dalla carta, la spoglia diventata trasparente di una farfalla incauta, che qualche secolo fa, in cerca di sole, si posò viva su quel libro aperto, e quando il lettore all’improvviso lo rinchiuse, vi restò schiacciata e disseccata per sempre. Questa immagine mi viene in mente quando sfoglio gli incartamenti di qualche vecchio processo, civile o penale, che dura da diecine d’anni. I giudici, che tengono con indifferenza quegli incartamenti in attesa sul loro tavolino, sembra che non si ricordino che tra quelle pagine si trovano, schiacciati e inariditi, i resti di tanti poveri insettucci umani, rimasti presi dentro il pesante libro della giustizia.
RispondiEliminaPiero Calamandrei, Elogio dei giudici scritto da un avvocato, Firenze 1955, pp. 263-4.
Bella citazione, ma la ricordavo. Invece il passaggio che dice dei pesciolini d'argento che sbucano dalle Cinquecentine ce l'hai presente? E' tosto. Fa pensare alla metamorfosi delle maripose, al disorientamento della giustizia.
RispondiEliminabianca
No, ma io quel libro di Calamandrei mica l'ho letto, quel pezzo devo averlo rubato a un testo di Bobbio: le mie citazioni son quasi sempre quinta acqua del bollito, se non si era capito.
RispondiElimina...saranno anche quinta acqua del bollito, ma mi chiedo che cosa metti in pentola di solito...perchè le trovo inusitatamente saporite..questa di oggi poi particolarrmente,o magari sarà anche solo uno di quei famosi piatti cucinati con gli avanzi di frigo che ti risultano ricette da annotarsi...
RispondiElimina...ma lo sai che però il tuo understatement è quasi come i miei teismi?...dovremmo entrambi imparare a rinunciarci...
ah ah ah ...volevo dire deittici...ma si era capito vero, si intendeva, mi ero spiegata lo stesso giusto?
RispondiEliminaSpatuzza. La bocca della verità infallibile. Si è sentito che bella testimonianza inequivoca ha dato...
RispondiEliminaE quali sarebbero, o Lore733, le contraddizioni nella testimonianza di Spatuzza?
RispondiEliminaPrima Bianca, poi Mirumir, ora la farfalla Manuzf,,, Le voci femminili migliori albergano sul vostro Blog, o Gods !
RispondiEliminaGià, pink is biutiful.
RispondiEliminae le maschili più pessime, quasa quasa me faccio tranz
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