giovedì 10 aprile 2008

L'Orlando mafioso

Ci sono confini che nemmeno la satira può oltrepassare. Lo abbiamo letto così tante volte da non riuscire più a crederci, con quel processo che i bambini conoscono bene, di ripetere una parola cento volte per spremerne via il significato.

Ebbene, ci siamo dovuti ricredere: e, da veri adulti, non ci siamo arrivati per logica, ma con l'esempio di chi a un certo punto quei limiti li oltrepassa. Siamo troppo astratti? Scendiamo sulla Terra, pratica mai disdegnata da un GOD che si rispetti.



Stiamo parlando di Berlusconi, che fa sua la più recente esternazione di Dell'Utri, chiarendo una volta per tutte chi sia il ventriloquo e chi il pupazzo.

Ma il problema non è chi presta la voce a chi, ma piuttosto che cosa quella voce dica: ebbene, come tutti sapete, secondo la nuova vulgata, Vittorio Mangano, per due anni fattore nella villa di Berlusconi, reggente della famiglia mafiosa di Porta Nuova, taglieggiatore, trafficante di droga, pluriomicida, ergastolano, sarebbe un eroe.



E qui la satira muore. Che dire? Come caricare? Come andare oltre?



Istantanea la risposta di Veltroni, che precisa che invece no, gli eroi sono Falcone e Borsellino.

A noi in verità spiace un po' anche quella risposta, che sembra ricondurre la posizione di Berlusconi al solito dibattito tra tifoserie.



Ci è venuto in mente Orlando, ma non Leoluca, bensì Vittorio Emanuele, e il suo famoso discorso del 1925 culminante in "se questi sentimenti e comportamenti sono ciò che si intende per mafia [...] dichiaro che sono mafioso, e orgoglioso di esserlo".



La distanza tra questa posizione e quella di Berluscutri sembra davvero poca, perché l'unico linguaggio nel quale Mangano è un eroe è quello interno all'organizzazione criminale Cosa Nostra: Mangano sopportò il carcere duro negli stessi anni in cui  migliaia di affiliati, soldati, capibastone e addirittura membri della cupola per evitare quel carcere scelsero di collaborare con lo Stato. Mangano non tradì, Mangano è un eroe di Cosa Nostra.



Sì, ma cosa si poteva rispondere a Berlusconi? Esiste una risposa adeguata? Non lo sappiamo, lo chiediamo ai nostri lettori. Noi forse avremmo risposto: sei un mafioso proprio come Orlando.



Ma non siamo sicuri che Dell'Utri avrebbe potuto spiegargli quale, di Orlando.

6 commenti:

  1. Solo Forza Nuova presenta un programma coraggioso contro gli intrecci di Mafia e politica



    http://iovotoforzanuova.splinder.com/post/16226793/Sconfiggere+le+Mafie



    Veltroni governa in Calabria dove il 70% dei consiglieri è inquisito per 'ndrangheta, in buona parte del Partito Democrativo...



    In Sicilia Veltroni voleva lasciare a casa Lumia e candidare Crisafulli... è questo il nuovo?



    CONTRO LA MAFIA VOTA FORZA NUOVA

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  2. er fatto è, caro ordababbarbicata, che er programma de forzanova sulle mafie è na sdrunzata: con l'esercito nun se sgonfigge una beata mazza, essendoché la mafia ninné solo un'organizzazione militare, ma soprattutto economica: peresembio, sicce mettevi l'esercito negli ultimi dieci anni restava lì a pijasse er sole e basta: a pijasse l'appalti ce restaveno li mafiosi.



    AGABIDOOO????



    Nzomma LI TEMBI DER PREFETTO MORI SO FINIIIIDIIII!

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  3. Attenti che Dell'Utri gli risponde... CAPO d'Orlando...

    La satira ?

    E'stato un problema di cattive letture e cattive compagnie..(Spin doctors)...

    c'è gente che dice che quando ti prendono in giro tu devi insistere e fare peggio di quello di cui ti deridono. Lui ha quei consulenti lì.



    Mentre Veltroni il "ma anche" sembra esserselo tolto. Ma anche no.

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  4. tutti i candidati indagati per mafia: http://ilpopolosovrano.splinder.com

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  5. orda, diversamente da come mi capitava di fare con i fasci da giovane, ora, reso più saggio e posato dall'età, ti risponderò serenamente e pacatamente, come un sincero democratico deve sempre fare:

    riprendi la strada delle fogne

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  6. su una cosa il povero ordabarbarica non ha torto: il programma di forza nuova sulla criminalità organizzata è coraggioso. Ci vuole infatti un coraggio non male, oltre che a presentarsi con forza nuova, a proporre di sconfiggere la mafia con l'esercito. Ci hanno già provato, nel secondo dopoguerra e più recentemente con la deprimente operazione vespri siciliani, ma hanno dato così fastidio alla mafia che questa, offesa, non ha ritenuto di reagire in alcun modo. I commercianti continuavano ad essere taglieggiati, i giudici e i poliziotti minacciati.



    Trovo anch'io agghiacciante la rivalutazione di Mangano. In una recente convention Berlusconi, con una mano sulla spalla di Dell'Utri, ha raccontato che Mangano era un pover'uomo che aveva emesso qualche assegno a vuoto. La platea lecchina e disinformata lo applaude.



    E' il solito gioco d'anticipo del cavaliere: disinnescare l'arma in mano ai suoi avversari prima che questi pensino (eventualmente) di farne uso. Purtroppo è un gioco vincente.

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