lunedì 3 agosto 2009

Una nuova lirica del Bondi

Amara e - come sempre - illuminante riflessione del Nostro su destino, incomunicablità, apparenza. Ad innescarla (l'occhio del poeta coglie significati profondi anche nelle minuzie) un insignificante screzio nella stazione di Bologna.



Via Crucis in una sola stazione



Pagliuzza più corta

Altoparlante non autorevole

Ritardo eccessivo

Depistaggi lungo la linea

E' il capotreno che vi parla !

Non parlate al conducente !



Fischi non di treni

Biglietto di non ritorno

Destinazione suggerita

là dove il sole non illumina

Vanity Unfair

Discorso deragliato



Figura di merda

6 commenti:

  1. Or non so se l'anonimo dianzi si riferisca a «La Poesia» in generale o a «La poesia» del Bondi in particolare. In quest'ultimo caso, obbiettivamente, egli erra dacché tal componimento esprime cotanta grazia e soavità che se percepisce ancora l'eco nelle prospicienti valli appenniniche.

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  2. Splendido componimento...quello dei Gods.



    Aggiungerei Tessera P2.

    Del Capo.

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  3. Grazie alla Costituzione repubblicana

    sono fuori.

    Famiglia Fioravanti.

    E'un attacco. Un altro.

    Ma per un narciso,imbecille, criminale,

    la vita potrebbe essere peggiore.

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  4. Quando il saggio indica il tortellino lo stolto guarda il buso.



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  5. Toh che ritira fuori la storia della pista palestinese.

    Fior-avanti cretino

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