giovedì 5 novembre 2009

Il crocimobile

Esitammo qualche secondo prima di prendere in affitto quell'appartamento. Non solo perché carissimo, non solo perché in nero: era quel crocifisso nel corridoio che ci metteva a disagio. Alla fine firmammo il contratto (che non esisteva) ed entrammo: anche perché la proprietaria ci aveva assicurato che lei era di sinistra, come tutta la sua famiglia.

Fummo René ed io a decidere, qualche mese dopo, di risolvere il problema del crocifisso: la situazione in casa si era fatta intollerabile. Buddha, che doveva il suo nome d'arte ad una prodigiosa somiglianza con il Mahatma, si astenne perché cattolico praticante, anche se non credente (era la fidanzata a obbligarlo a praticare). E' un vero peccato che Buddha sia un personaggio marginale in questa storia, perché era di gran lunga il più interessante della triade. Per il lettore curioso dirò che era un vegano che si nutriva solo di gelato da lui stesso composto e di porto sandeman, e quest'ultimo particolare lo rendeva particolarmente inidoneo all'intervento di precisione che si richiedeva per chiudere il contenzioso che quel crocifisso rappresentava.



Io reggevo la scala perché soffrivo di vertigini, fu René a togliere il crocifisso dal muro. Lo portammo con cura sul tavolo di cucina dove avevo preparato coltelli e cacciaviti. Mentre René lo teneva fermo in verticale io riuscii con due colpi incrociati di coltello e cacciavite a estrarre i chiodi delle mani. Stavo per passare al terzo chiodo, quello sulle caviglie, quando René mi fermò e mi indicò la statuetta. Privata dei vincoli sui palmi, si era lanciata in avanti, arrestandosi in una posizione di equilibrio e ponderazione mirabili. Dall'immagine di un uomo crocifisso era scaturito un tuffatore, morbido, plastico, perfetto, precariamente oscillante intorno ad una posizione di equilibrio instabile.

Buddha disse che non esistono oscillazioni attorno ad una posizione di equilibrio instabile, e imputò la configurazione del crocifisso tuffatore ad un miracolo, al quale lui si rifiutava di credere ma che dedicava alla sua fidanzata. René ed io imputammo la sua dichiarazione più al sandeman che al fatto che studiasse ingegneria.

René appese il Tuffatore dove prima stava il Crocifisso. Nei tempi a seguire saliva di tanto in tanto a correggere eventuali deviazioni o librazioni minacciose. Buddha si sposò. Io divenni God.

La proprietaria fu abbandonata dal marito a vantaggio della segretaria.

1 commento:

  1. Quante inesattezze. Pur ritenendovi ripugnanti riuscite comunque a deludermi. Con ordine:

    1. Il Mahatma non e' Buddha, bensi' Dino Grandi conte di Mordano, glorioso ministro degli esteri e della giustizia durante i governi pre-berlusconi (detti anche Governi dell'utilizzatore iniziale). Si cita infatti spesso come "Il Mahatma Grandi".

    2. Un altro dei miracoli del Crocimobile (noto agli adepti anche come Cristo Tuffatore) fu di trasformare Rene' in  apprezzato arrampicatore, benche' asociale.

    3. La posizione assunta dal Cristo Tuffatore era tutt'altro che statica. Piu' che oscillare si inclinava in modo sempre piu' temibile, come a completare il tuffo.

    4. Si e' omesso vigliaccamente che l'abbandono della moglie da parte dell'Ingegnere (si e' omesso anche che di Ingegnere si trattava) non fu a vantaggio esclusivo della segretaria, ma anche dell'Ingegnere.

    (5. mi fate schifo)

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