lunedì 2 maggio 2005

Lancho Pansa / 1 - sparoazero se rapiazero

Questo è un esperimento destinato principalmente ai giornalisti, ma magnanimemente aperto anche a wannabe e principianti.

Avete (come prima volta stiamo belli larghi) una settimana - fino all'8/5 incluso - per comporre il pezzo del secolo basato su questa ANSA, particolarmente inquietante per i clienti del Barbiere della Sera. Postatelo qui sotto nei commenti firmato con nome e cognome o nickname. Lunghezza max (tassativa): 1800 battute spazi inclusi.

Una volta scaduto il termine i G.O.D. procederanno alla premiazione del pezzo (o dei pezzi) che riterranno a giudizio insindicabbali più meritevole.

Buon lavoro


Iraq: integralisti contro barbieri

Gia' uccisi 9 a Baghdad, rei di taglio occidentale a capelli (ANSA) - BAGHDAD, 26 APR - Barbieri nel mirino degli integralisti in Iraq perche' colpevoli del taglio dei capelli all'occidentale contro i precetti dell'islam. Ne sono gia' stati uccisi 9 in poche settimane a Baghdad. Lo ha riferito il quotidiano iracheno Al-Mada precisando che gli ultimi tre barbieri sono stati uccisi ieri alla periferia est di Baghdad. Oltre che a Baghdad, analoghe uccisioni di barbieri sono state segnalate in altre citta' irachene come Mossul, Ramadi e Falluja.

© ANSA 2005-04-26 16:32

10 commenti:

  1. Fase istruttoria, processo, sentenza ed esecuzione della pena in pochi minuti. Non vanno per il sottile gli integralisti che in poche settimane hanno ucciso a Baghdad nove barbieri. Infiltrati tra i clienti, una volta alla poltrona, hanno chiesto un taglio alla George Clooney. "Mi spiace, non lo conosco". E questa è stata un'attenuante, ma solo passeggera e subito annullata dalle aggravanti specifiche: "Posso però farle il taglio alla Costantino, o se preferisce, alla Ridge". Pena capitale decretata in un attimo. Da cliente a tagliagola. I barbieri uccisi non solo nella capitale irachena, ma anche a Mossul, Ramaldi e Falluja, proponevano acconciature occidentali. Una palese violazione dei precetti islamici. La notizia è stata riferita dal quotidiano iracheno Al-Mada.

    Protestano le associazioni di categoria, che hanno sollevato una questione di incompatibilità nelle esecuzioni sommarie: gli integralisti avrebbero infatti applicato la pena con un taglio alla "francese" senza usare gli strumenti giusti.



    Gabriella



    (ps: ma i giudizi "insindacabbali" sono appallabili?)

    :p

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  2. Sono le botteghe dei barbieri a rappresentare una nuova frontiera per la guerriglia fondamentalista in Iraq. Secondo il quotidiano iracheno Al-Mada, infatti, nove barbieri sono stati uccisi a Baghdad e dintorni, mentre segnalazioni simili giungono da Mossul, Ramadi e Falluja: pare che costoro si fossero macchiati dell’orrendo crimine di “taglio dei capelli secondo la moda occidentale”.

    Una interpretazione decisamente più restrittiva del Corano rispetto alla Fatwa emessa da Muzammil Siddiqi, presidente della “Società Islamica del Nord America”(ISNA), che autorizza il devoto fedele a fare uso di creme depilatorie. Sempre ammesso che queste siano sicure per la salute della pelle, naturalmente.

    Tale notizia sembra aver scosso a fondo i vertici politici della coalizione ancora occupante, la quale punta fortemente verso l’occidentalizzazione del Medio Oriente onde stemperare il rischio di uno scontro tra civiltà. Era stata infatti vagheggiata da parte dei membri più intransigenti della amministrazione USA la possibilità di introdurre nell’organon legislativo Iracheno una misura simile al pittoresco “taglio delle barbe” proposto a suo tempo da Pietro il Grande nella Russia zarista. Inoltre Bush il Cespuglietto sembra abbia più volte insistito sulle mirabolanti possibilità offerte delle chiacchiere dal barbiere relativamente al raggiungimento di una soddisfacente libertà di espressione, ricordando tra l’altro l’importanza da queste assunta all’interno del quadro sociale di un paese amico come l’Italia, nonché sull’effetto liberatorio che un’acconciatura alla “Condy-Rice” potrebbe sortire sulle donne irachene, alla ricerca di una femminilità troppo a lungo nascosta sotto il Burqa.



    Andrea

    -link della fatwa

    http://www.islamonline.net/fatwa/english/FatwaDisplay.asp?hFatwaID=8617

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  3. A Bagdad sono stati ammazzati 9 barbieri perché avevano acconciato le teste di alcuni clienti all’occidentale. Presumibilmente da fanatici religiosi. Il problema è: perché i Barbieri hanno ammazzato e non i clienti che, per forza, non solo hanno gradito o addirittura richiesto il taglio ma – è lì lo scandalo – mostrato in giro con empia improntitudine? D’acchito diciamo che è solo un problema mediatico: in realtà i “portatori” di taglio occidentale sono stati oggetto di “tagli” decisamente meno estemporanei e nel mattatoio generale nessuno se n’è accorto. Se così fosse sarebbe necessario ammettere che ammazzare 9 uomini appartenenti a una qualunque “corporazione” è più rilevante, letteralmente, degli innumerevoli nuovi cadaveri, di altrettanti esseri umani non ascrivibili ad una precisa corporazione, che ad ogni alba incrementano l’unica accertata attività di carattere industriale importata in Iraq dall’Occidente. O, i Barbieri coi liuti appesi al muro delle botteghe, ultime munite fortezze dell’immaginario assolutamente maschile, procure sigillate di trattative intimissime, ammazzarli travalica l’assurdo confine fra la “normale” violenza della guerra e l’orrore della deflagrazione di ogni “norma”? Più che 9 Avvocati impiccati o 9 Notai sbudellati o 9 Madri coi loro 9 figli bombardati. Più che i bambini i quali, da sempre, sono il “futuro” di cui privare il nemico. Quell’ invenzione fantasmica del Maschio Umano,la Guerra, non può , forse, tollerare la violazione delle barberie. Di uno dei luoghi sacri dove si crea l’Eroismo della morte e il “mal d’amore” dei quali ogni sano maschio si pasce per quasi tutta la vita. I luoghi in cui perfino il Male acquista un senso e il piacere diventa una ricompensa. Eh, sì: è una gran brutta notizia.

    Sottogas.

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  4. La furia iconoclasta degli integralisti musulmani in Iraq non risparmia neanche i barbieri. Sono infatti già nove, secondo il quotidiano iracheno Al-Mada (ma potrebbero essere molti di più, vista la difficoltà di circolazione che hanno le notizie nel Paese) i barbieri uccisi in poche settimane a Baghdad da coloro che si sono autoproclamati gli unici depositari della fede di Maometto. Colpevoli, secondo gli integralisti, del taglio di barba e capelli “all'occidentale” e quindi contro i precetti dell'islam, gli ultimi tre omicidi di barbieri dei quali si abbia notizia risalgono al 25 aprile scorso. Sempre secondo il quotidiano di Baghdad, i tre artigiani sono stati uccisi nella periferia est della capitale. Oltre che a Baghdad, analoghe uccisioni sono state segnalate in altre citta' irachene come Mossul, Ramadi e Falluja. I barbieri sono solo l’ultima categoria di persone che cade sotto i colpi dei seguaci di Osama Bin Laden e del suo luogotenente in Iraq Al Zarqawi. Dopo gli attentati alle forze americane e agli altri contingenti occidentali, alle autobomba nei mercati, agli attentati fuori dai centri di reclutamento della ricostituita polizia irachena e agli omicidi di esponenti del neonato parlamento, ora sono nel mirino anche i mestieri e le attività più umili. Il disegno degli uomini di Al Qaeda – o chi per loro - sembra essere quello di mantenere gli ex “sudditi” di Saddam in uno stato di continua angoscia e di perenne terrore. Colpendo e impedendo anche le attività quotidiane diventa infatti più facile per i terroristi raggiungere lo scopo di imporre o incrementare il controllo psicologico sulla popolazione. Così, anche un taglio di barba e capelli può diventare un pericolo mortale per l’Islam. Ma, soprattutto, per gli innocenti Figaro iracheni.





    Risoamaro

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  5. Integralisti Iracheni uccidono barbieri “moderni”.



    Baghdad. Nove parrucchieri uccisi nella capitale irachena perché accusati di effettuare sui clienti i tipici tagli occidentali.

    Il lavoro di tali parrucchieri è stato considerato da un gruppo di integralisti un affronto ai precetti dell’islam. Questi sono ora alla ricerca dei clienti dei negozi accusati. Colpevoli anche loro di aver effettuato simili richieste.

    Tutto questo spaventa la popolazione, soprattutto gli emigrati in paesi stranieri che si sentono sotto accusa per la loro vicinanza al mondo occidentale.

    Un passo indietro dalla civiltà e dalla libertà dell’individuo. Questi crimini mal giustificati da incorrette interpretazioni del Corano creano terrore nella popolazione che si ritrova così a sottostare ad incredibili minacce anche solo a causa di semplici azioni come il taglio dei capelli.

    Un intero Paese sempre più vittima del terrore.

    Il quotidiano iracheno Al-Mada che ha divulgato la notizia sostiene infatti che sono stati puniti per lo stesso crimine barbieri di altre città come Mossul, Ramadi e Falluja. Ma le vittime potrebbero essere anche di numero maggiore e di altre città.

    Questo accanirsi contro le semplici attività quotidiane è solo un sintomo dell’ormai marcata impronta di Osama Bin Laden e della sua dittatura feroce che cerca nell’ombra e attraverso subdoli strumenti di allontanare sempre di più l’Iraq da una, seppur lenta, liberalizzazione.

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  6. Barbermobbing

    Soffrivo da tempo. Lavoravo da solo in un bellissimo negozio di barbiere di mia proprietà.

    Ho inventato l'automobbing. Cazzo. Proprio io dovevo inventare questa stronzata. Il mobbing prevede un capo che ti tiranneggia, che ti sottovaluta, che critica tutto quello che fai. Ebbene io facevo tutto da solo. Mi "mobbavo" in modo schifoso e subdolo. Umiliazioni che nessuno sarebbe riuscito a sopportare nemmeno per due ore. Dovevo perfino lavare il pavimento inginocchiato: il mocio vileda era proibitissimo. Un inferno.

    La più nera depressione ha colpito entrambe le personalità. Quella mobbata per ovvi motivi, la mobbante invece perché annoiata. Colpire solo un povero stronzo alla fine stanca.

    Un amico psicanalista, affascinato dalla mia stronzaggine, decise di curarmi. Mi conosceva, sapeva che avevo una bella moglie, fedele e affezionata, figli splendidi pieni di iniziative e di vita, un lavoro ricco di soddisfazioni e di successo, una casa splendida e accogliente, un'Audi metallizzata e perfino un piccolo châlet a Klosters. Insomma tutto quello che serve per essere felici. Come curare la depressione. Vide su internet quello che succede ai barbieri in Iraq. Un lampo (o una rasoiata) gli attraversò il cervello. Vai laggiù, disse. In nessun altro posto si punisce con la pena di morte un taglio di capelli. Sfumatura alta, tintura pallida, mezzo tubetto di gel resistente e luminoso e zac, ti sgozzano. L'adrenalina ti curerà perfettamente. Lo sanno tutti.

    Sono felice. La vita mi sorride nuovamente. Parto domani. Vi saprò dire.



    Papi

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  7. A Baghdad, Bds, sono stati uccisi a Baghdad!

    E poi la vostra è una barberia solo di nome, mica tagliate i capelli, no?!



    Credevo che l'unico a non averlo capito fosse Google, che insiste con link per calvi, ma evidentemente mi sbagliavo.



    Suvvia, Bds, ora che te l'ho detto la paura è passata, no? Ripristina i commenti!



    Saverio Tommasi

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  8. Gli infedeli vanno alla conquista del mondo anche con forbici e pettine, hanno pensato gli integralisti islamici: e ne hanno fatto le spese, a quanto riferisce il quotidiano iracheno Al-Mada, nove barbieri uccisi a Baghdad, così come altri loro colleghi di Mossul, Ramadi, Falluja. Offrire alla propria clientela un taglio di capelli di stile occidentale era la loro specialità, ed è stata la ragione del loro assassinio.

    Non resti sbigottito il lettore dell’Occidente capitalista: per quanto l’austerity coatta dell’Iraq Baathista fosse una Disneyland mesopotamica, se paragonata al rigore estremo dell’Afghanistan dei Talebani, questa non è proprio la prima notizia che possa suggerirgli il risveglio, avversato dagli integralisti, di quelle pulsioni esotiche ed edonistiche tenute forzatamente a bada, Saddam regnante, dagli uomini iracheni.

    Questi, c’è da crederlo, sono gli stessi che due anni fa, di questi tempi, riempivano i cinema della capitale aspettando sullo schermo i capelli biondi e il pallido seno di Gloria Guida. Per noi, mera curiosità da fondo pagina, ma chi aveva pagato i 20 cent di biglietto aveva compiuto un gesto di rottura, non meno significativo del voto del gennaio scorso: se quel voto era un obbligo religioso per tutti gli sciiti che hanno ubbidito alla Fatwa, Gloria Guida era una libera scelta per chiunque.

    L’edonismo, antitetico alla natura umana perfetta che inseguono le teocrazie dell’Islam, chiede una società tollerante. Per questo è nemico dell’opera degli integralisti: e un barbiere trendy, in questo scenario, è pericoloso quanto un esercito ben armato.

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  9. Forse non si è sentitto il gong che annunciava la fine delle ostilità, comunque tutti i pezzi sono arrivati in tempo utile.



    A breve il resposo

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  10. scusate, responso non resposo



    (è un refuso, ma i maligni lo considereranno inevitabilmente come lapsus freudiano...)

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