giovedì 2 luglio 2009

All'ombra del velopendulo

Ulises Lima e Arturo Belano affrontano un altro caso: dopo il gran rifiuto di intervenire sui giudici costituzionali che vanno a cena con il Governo, vogliono scoprire chi si celi sotto lo pseudonimo di

Giorgio Napolitano.

Ipnotizzano che durante il suo ultimo viaggio in Unione Sovietica il vero Napolitano sia stato messo in salamoia, e il suo posto preso da Konstantin Cernenko¹ detto la salma, che finge di essere un sosia di Napolitano.

Il gioco sarebbe sottile: la gente, scoprendo che la salma finge soltanto di essere un sosia, sarebbe indotta a credere che si tratti del vero Giorgio Napolitano.

L'indagine dei due detective è densa e viscosa, e non possiamo riassumerla qui.

Diremo solo che i due passano in rassegna testi e testicoli, ricostruendo la storia di Giorgio Napolitano.



E concludono sconfitti che non può che trattarsi del vero Giorgio Napolitano.

Ma anche, secondo alcuni, di una salma sovietica.




¹La circostanza per cui Konstantin Cernenko detto la salma era effettivamente defunto all'epoca dell'ultimo viaggio di Giorgio Napolitano in Urss viene accolta dai detective con singolare indifferenza, che taluni interpretano come arroganza.

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