lunedì 14 marzo 2005

Un diciamo-così piede in due diciamo-così staffe

Ci scrive Alicetta


Mettiamo il caso che tale Romeo confessi a tale Giulietta che si è innamorato di lei perchè il rapporto con la Giulietta ufficiale (G.U.) = coniuge) non carburava più.

Mettiamo il caso che la G.U. invece dopo anni riesce a riaccalappiarlo nel talamo da cui lei emerge addirittura con allegata pagnotta in forno (= probabile figlio in arrivo)

Mettiamo che nonostante ciò Romeo continui a dire fino allo spasmo che ama la tale Giulietta (NON la G.U.)

Questa benedetta Giulietta (NON la G.U.) secondo voi cosa deve fare? tenergli a battesimo il pargolo?


La risposta di G.O.D.



"O Romeo, Romeo ! Perché non son Romeo !" ci par di leggere sulle labbra del maschio adulto medio e convivente. Il nostro R. sembra infatti vivere nel migliore dei mondi possibili, in cui, oltre a riprodursi orgogliosamente, può vantare una sposa e un'amante fedeli. Il "vero macho" sarà propenso a figurarselo come l'inferno in terra, ma è una posizione notoriamente non più trendy. Siamo nell'epoca del ritorno alla famiglia, sì, ma un ritorno non dimentico di tutte le opzioni che lo sconvolgimento della morale e della sessualità avvenuto negli ultimi decenni ha fatto balenare.

Verrebbe spontaneo lanciarsi in un liberista "Engroppez vous !" e consigliarvi di lasciare intatto un tale capolavoro di ingegneria sentimental/genetica. Purtroppo, cara Alicetta, la statistica non è ancora troppo benevola con questo genere di azzardi. Già sentiamo rombare, come rupi che staccandosi dall'alto della montagna piombino a valle, espressioni quali "convenzioni sociali", "famiglia e amici" e -inevitabile -"quell'innocente".

Forse sbagliando, siamo poi portati a leggere nella tua lettera, in filigrana, una vena sottilmente polemica nei confronti di Romeo -quasi tu fossi lì lì per chiamarlo "quel porco bastardo", per intenderci.

Quindi: bando alle ciance, put the blame on Romeo, si prenda il toro per le corna e gli si tagli la testa, à la guerre comme à la guerre e quant'altro. Come tutte le Grandi Decisioni, anche questa è tutto sommato semplice e indolore.


Giusto qualche spunto:

Tre motivi per tenerselo comunque

a1) Romeo, in fondo, ha un cuore tenero come ogni altro organo che gli appartiene. Ma a te piace la parte della donna un po' vittima e un po' crocerossina che può narrare le sue pene, in assenza del suddetto, così come prodigargli le sue cure (in sua presenza).

a2) La Giulietta titolare ha una vocazione a metà tra il coniglio e la chioccia. Prima o poi, tu e un Romeo definitivamente insoddisfatto e annoiato del tran-tran domestico fuggirete insieme a Timbuctu lasciandole il discutibile onore di allevarne la discendenza, forse tessendo e disfando nel frattempo una tela.. ma questa è un'altra storia.

a3) Il nuovo pargolo - sospetti - è tutta una scusa inventata per liberarsi di te. Mica glielo vorrai dire, vero ? Meglio un uomo oggi che un Romeo domani.

Tre motivi per mandarlo affanculo

b1) Il suo giro di amici lo chiama "Inseminator: vulnerabile ai colpi dei sensi, ma immune ai sensi di colpa" perché, simile al bazooka di Schwarzy, il suo batacchio produce sconquassi degni della madre di tutte le battaglie. Ma non chiederti per chi suona la campana. Essa ben presto suonerà per te e ti ritroverai pure tu incinta.

b2) Tra non molto Romeo verrà piantato sotto il balcone dalla Giulietta titolare, che troverà più interessante fuggire con la portinaia del circolo valdese sottocasa, e tu ti ritroverai un rompiballe in più da viziare e spupazzarti nei luna park durante i week end

b3) Il tuo Romeo titolare (di cui sospettiamo l'esistenza) potrebbe, prima o poi, scoprire tutto e innamorarsi di lui. Fuggirebbero insieme a Casablanca e tu ti ritroveresti sola e con una mandria di frugoletti rognosi da accudire, sfamare, allevare. E che appena adulti ti pianterebbero lì per andare a cercare il vero padre.


No, seriamente. Di' la verità, Aliciotta: ti piace così.

Non è che GOD è maschio. Non GODiamo del dolore altrui. Vogliamo solo sDOGanare il tuo masochismo represso. Liberalo. Vai da  Alfio, inginocchiati. Digli che il pupazzo glielo cresci tu. Che si riposi, Alfio, e faccia un viaggio con quella Cornacchia della sua metà: a Cuernavaca o nel Corno d'Africa, se non a Corniglia o alla Cornell University. Che mangino insieme il Pop Corn in Cornovaglia, o tutte le lecCornie che vorranno, e, se esagerano, colazione con Corn Flakes a Corn Island.

Quando lui tornerà non dovrà preoccuparsi del tuo sCuorno: il tuo sguardo basterà a comunicargli che lo capisci e lo perdoni e lo perdonerai sempre.

Che sarai la tata di suo figlio, la sua stiratrice, e, se dovesse saltare la luce, la sua lavastoviglie e la sua lavatrice. Il suo telefono amico anche di notte, alle tre, alle quattro. Tanto, tu, non dormi.

Che non dovrà più piombare nella malinconia e nella depressione del peso delle scelte, perchè non dovrà mai più prendere nessuna scelta. La scelta l'hai già fatta tu: sarai la sua Ruota di Scorta, e cantando gli dirai: "tu chiamami se vuoi...Ruotino Amoroso".


GOD si ferma qui perchè gli è venuta voglia di Cornetto.

2 commenti:

  1. Meglio un uomo oggi che un Romeo domani: è lo slogan di quasi tutte le donne! I Romeo che non muoiono giovani (ma non è una gran perdita visto che evidentemente erano idioti e sono morti per (poco più che)uno scherzo, si contano sulle dita della mano monca di Capitan Uncino. Il discorso non è ovviamente valido per la sottoscritta che ha trovato il suo raro Romeo. E non solo c'ha il cavallo bianco ma legge anche i blogs. Di necessità virtù.

    RispondiElimina









  2. Gli uomini di una volta non ci sono più,e se ci sono è per approffittare di qualcosa!Pensa all'inteliggenza del figlio se vuoi essere felice, senza uomo!

    oppure diventa schiava di un'uomo che ti fà un figlio da sopportare !In ogni caso non aspettarti più di quello che si para davanti!

    RispondiElimina