lunedì 23 marzo 2009

Money

Per comprendere la bellezza di Parigi è necessario andare in bicicletta, e forse è per questo che a Parigi a me la bicicletta la rubarono nel 2003. Feci la voce roca, sputai, tirai calci contro i muri e contravvenni al secondo comandamento. Per mesi.



Ascanio ha una barca a vela che tiene in un determinato porto al quale paga per la custodia diversi stipendi dei miei. Un giorno va al porto e la barca c'è, ma manca il GPS. Ma io li ho fregati, mi dice. Come hai fatto, gli chiedo. Ne ho messo su uno nuovo, molto più bello.

6 commenti:

  1. A me l'hanno fregata nel 1990 la mountain bike. Però non mi è dispiaciuto. Cadevo sempre, perché per non vedere quant'è brutto il posto dove vivo la montavo a occhi chiusi.



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  2. Non buttarti giù così, dai, che Spinaceto non è niente male.

    P.S.: Io la bicicletta la ricevetti in regalo in occasione del cinquantesimo anniversario della mia morte. Me la rubarono la prima volta che la feci uscire dal loculo, giuro che è vero. Ma li ho fregati. Ora giro in mutande.

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  3. Beato te che puoi. Qui pure se c'hai il montgomery arrivano le rondele.

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  4. Sì, però pure te, che te cori?

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  5. Me lo domandi? Ma se ti ho appena detto che pure a me m’han lasciato a piedi.

    E che giochiamo a "N'do vai?", "Ar cinema", "A vedere che?", "Quo vadis", "E che vor di'?", "N'do vai?", "Ar cinema", "A vedere che?”...



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  6. La riposta è dentro me, epperò è sempre sbajatissima. Scusa ché urtimamente te facio sgobbà pur'io + siamo tutti senza bicicletta.



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