Ricorda con nausea: stavolta la rabbia ce la deve mettere qualcun altro
Tra le prime timide richieste degli studenti del Liceo Classico Luigi Galvani di Bologna nel 1968 c'era l'abolizione del grembiule nero per le alunne
I 7 e i 6 (fra cui il mio) in condotta ai "politici" (perché a questo servono: a punire chi rompe i coglioni per un qualunque motivo), le discriminazioni, i patetici "Telefono a suo padre !" e i grotteschi altoparlanti che urlavano "Non rimanete nell'atrio del primo piano ! Il pavimento può crollare !", tutte le meschinità e le ipocrisie di famiglie e docenti, la polizia politica, i fascisti, Casini che volantinava contro "Ultimo tango", un amico con la testa rotta, uno accoltellato, volantini strappati, botte, picchetti e le condanne degli estremismi "sia di destra che di sinistra"
Ti ritorna su, acido, questo - e parecchio altro che è inutile condividere - davanti ai provvedimenti imbecilli, miseri e pericolosi che la Gelmini prepara, alle ammuffite e sempre identiche fesserie con cui campano i soliti commentatori, sui guasti del '68, le tre I, il ritorno della meritocrazia - nel paese delle veline, dei baroni universitari, dei ministeri conquistati a forza di risucchio - la società della conoscenza, la creative class. Un miscuglio di paccottiglia culturale, bile punitiva, falso efficientismo buttato in pasto a cittadini che se lo meritano, altrettanto imbecilli e pericolosi di quelli che li governano.
La plumbea assenza di prospettiva, di progetto, e in primo luogo di ascolto e cura.
Su chi studia nel pubblico si disinveste, le differenze si allargano, l'orizzonte si abbassa ancora un po'.
Peccato che chi scrive e chi passa di norma da queste parti ormai non abbiano più l'età giusta. Questa fotografia non è per loro, né per me, ed è esattamente quello che sospettate: un suggerimento
Can you dig it ? Can you dig it ? Can you dig it ?
Da parte di tutti coloro che non volevano finisse così...Grazie. Siete Gods. E si legge.
RispondiEliminacazzo, non è ancora finita
RispondiElimina"anche se siete assolti siete lo stesso coinvolti..."
RispondiEliminaBene. Concordo. Su tutto. Io sono fuori tempo massimo, ma di manifestazioni quest'anno ne ho fatte un paio, proprio quelle legate alla riforma scolastica. Anche nel paese in cui mi tocca vivere il '68 comincio così: per fottere in santa pace ("pare si scivoli sulla sborra!" dice il geniale e scomparso Bruno Carette ai borghesucci fuggiti in campagna di "Milou en mai"), e in qualche modo quel momento "incantato" venne meno corrotto che in altri paesi. Da "noi" la lapide sul '68 (su, Dust, presto: un necrologio dorariparia!) è stata messa, ufficialmente, poco più di un anno fa. L'opera di demolizione procede spedita, un giorno se volete ve ne racconterò qualcuna. "Qui" (in Italia intendo, coi deittici tendo a far confusione) è iniziata da poco. Ma ricordo quel che pensai quando vidi quel maiale a "Porta a Porta" sputacchiare che sua moglie, che nessuno gli aveva fatto la telefonatina, che suo figlio, che la sorella della suoceraaaa! (Senza mai, neanche per caso, parlare di problemi diciamo così "politici".) Pensai: "mastella mastellina / la notte s'avvicina". E ora eccoci qua, oltretutto out of time. E cazzo. E basta.
RispondiEliminaGrandissimo pezzo, Dust: non si vede, ma sto applaudendo da stamattina. In un altro paese sarebbe l'editoriale di un giornale.
RispondiEliminaIo sono tra quelli che non ha l'età giusta: a pensarci adesso, avremmo dovuto incazzarci di più, ma molto di più, quando ancora era tempo. Ma il male ha radici antiche: è da mo' che "Qui" on est foutus, alt: altro che da poco!
Note pessimistiche a parte, condivido il suggerimento. Da parte mia, dietro ad un autunno moscio, prevedo un inverno lunghissimo: ma spero sempre di essere smentito.
Allora che ne dici di andare "lì", bogenschué? E poi noi non invecchiamo mai, giovincello scherzoso: c'est toujours les autres qui meurent.
RispondiEliminaP.S.: E una granita di limone seduti sugli scalini della chiesa della Maddalena, a quest'ora e co' 'sto caldo, è meglio di un gachet. Ne vuoi una, dust? Stasera pago io.
Ma infatti io ci sono già "li'". E tu stai per tornarci. "li'". "Qui" c'è il caldo e le granite al limone. Almeno.
RispondiEliminaSi', và, una granita pure per me: ma con un poco di gin dentro, s'il vous plaît.
Et ce sera tout pour le Monsieur? Ou il lui faudrait aussi une fettin de cul?
RispondiEliminaSi, bella vicina all'osso: io adoro i posteriori.
RispondiEliminaCome diceva quel pontefice germanico: "E' afantzato pocconcino di prete?"
Sei un dirty schwein, e tu lo sai.
RispondiEliminaP.S.: Oh, a proposito del tuo commento #5: sono sempre più d'accordo, E TU LO SAI.