lunedì 11 agosto 2008

Weegee



La mostra milanese di Weegee non vorrei perderla e mi sentirei di consigliarla a scatola chiusa, specie a chi ama il noir americano (letterario e cinematografico). Se non conoscete Weegee, che è poi il tizio sulle scale antincendio con la fida macchina fotografica, date un occhio qui e qui, ma come niente qualche suo scatto vi è passato fra le mani.



Questo qui era la copertina di un disco di John Zorn, ad esempio, e vale un manuale sul noir USA. Cito solo "Naked City" di Dassin, stesso titolo di una raccolta fotografica di Weegee, che fece anche da consulente al regista.



































La durezza dei contrasti di luce, l'impianto solido e l'incredibile colpo d'occhio di foto scattate con scelte di tempo spesso miracolose, il sense of humour bruciante e insieme la simpatia umana, il gusto dello storytelling, la capacità di sintetizzare situazioni e ambienti sono gli ingredienti della sua fotografia che mi hanno sempre affascinato. Prendi ad esempio il fatto di cronaca qui sotto (dal blog di un grande fan del Nostro)



1 commento:

  1. Gran bel fotografo, gran bel post. Credo che Weegee influenzò il Kubrick fotografo, prima del salto al cinema con "Day of the Fight" (adattamento di un reportage fotografico dello stesso Kubrick su "Look", se la memoria non m'inganna). Tutto torna, tra l'altro, perché Weegee fu fotografo di scena sul set di un film che abbiamo imparato ad amare molto.

    RispondiElimina