sabato 30 maggio 2009

La zombata del giorno

When there's no more room in Hell, possiamo sempre andare in vacanza.

3 commenti:

  1. L'Inferno è sempre completo, è vero. E poi l'albergatore è un po' caratteriale e molto zozzone. Si chiama Delbert o Charles, non me lo ricordo mai.

    O forse Jack. Mah.

    Al posto, mi permetto di consigliarvi un motel proprio cosy, oserei dire gemütlich, se posso osare l'espressione. Lì vi aspetta un bravo ragazzo, simpatico e accogliente. 12 camere libere.

    12 camere, 12 libere.

    Sapete, hanno deviato l’autostrada.

    Nessuno passa da quelle parti, se non per sbaglio.

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  2. Vecchia storiella zovietica.



    Un tizio muore e va all'inferno. Lì scopre che può scegliere tra inferno capitalista e inferno comunista. Incuriosito, va a dare un'occhiata all'inferno capitalista. All'ingresso c'è il diavolo, che somiglia leggermente a Ronald Reagan. "Com'è qua dentro?" chiede il visitatore. "Be'," risponde il diavolo, "nell'inferno capitalista ti scorticano vivo, poi ti buttano nell'olio bollente e infine ti tagliano a pezzetti con coltelli affilatissimi".

    "Ma è tremendo! Vado a dare un'occhiata all'inferno comunista!"

    Va all'inferno comunista e lì si accorge che deve fare una lunga coda per entrare. Si mette in fila e aspetta il suo turno.

    All'ingresso c'è un ometto che assomiglia leggermente a Karl Marx. "Faccio ancora parte del mondo libero, Karl," dice il visitatore, "e prima di entrare voglio sapere com'è lì dentro."

    "Nell'inferno comunista ti scorticano vivo, poi ti buttano nell'olio bollente e infine ti tagliano a pezzetti con coltelli affilatissimi".

    "Ma è uguale all'inferno capitalista! Perché qui c'è la fila per entrare?"

    "Beh," sospira Marx, "A volte non abbiamo l'olio, a volte non abbiamo i coltelli, a volte niente acqua calda..."

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  3. Allora sapete che vi dico, rega'? Annamo tutti ar ristorante cinese.

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