Giornalista : Presidente, non le sembra che far intervenire la Polizia contro gli studenti sia un atto di violenza gratuita ?
Berlusconi : assolutamente no, la crisi economica impone dei sacrifici per tutti. Gli studenti pagheranno una tassa per essere picchiati
speramo armeno che fanno le fasce de reddito, e che cazzo.
RispondiEliminamagara che te danno le fasce, manco li cerotti te danno dopo le corcate
RispondiEliminase gli studenti impediscono a me studente di andare a scuola o di frequentare un corso universitario beh vorrei proprio che qualcuno intervenga. perchè non potrei essere libero di andare ad apprendere? perchè?
RispondiEliminamanifestare non include la possibilità di impedire agli altri avere le proprie libertà e i diritti protetti.
Forse perché gli studenti picchiati vorrebero essere liberi di POTER apprendere
RispondiElimina@G.O.D.: Non mi meraviglierei se, oltre ad essere una battuta divertente, fosse davvero tratta da un'intervista al premier
RispondiElimina@xunder: Nelle università occupate ci sono lezioni, ce ne sono anche di più di quelle normali, durano fino a notte fonda... non date retta alla TV, guardate la realtà di persona. La TV è di qualcuno (chissà chi), gli occhi sono vostri...
@ gaff (ma in realtà per xunder): ma allora questa non era così anacronistica! Quatto quatto me sa che ce ficco l'etichetta "s-fascio", aò.
RispondiElimina@ r nojoso: che pe' caso prima che m'addormo ciài un pajo d'occhiali scuri d'"Esssi vivono" da damme?
A Xunder magari bisognerebbe spiegare che in rivolta non ci sono solo gli studenti, ma anche i ricercatori, i docenti, i rettori, i bidelli e che semplicemente protestano perchè fra tagli e riforme nella scuola pubblica non ci sarà più da apprendere un beneamato cazzo. Se a lui/lei piace così, si accomodi
RispondiEliminaPotete a ragione fare un rinvio a "Microscoppi", ma anche a "Miscroscopi spezzati"... La situazione è grave per tuti, coconcordo con il pipisterllo: i ragazzi e i loro padri arrivano al banchetto che non c'è nemmeno una mela marcia. Niente da apprendere. Niente da prendere.
RispondiEliminaLili
Non ci crederete, ma all'universita' ci ho andato (NON e' un errore: sto citando don backy, che non e' un prete). e un'occupazione l'ho fatta. Ebbene, non ho mai studiato tanto, perche' di notte studiavamo le leggi e di giorno andavamo a lezione. e ho appreso molto di piu' in quelle due settimane che nei restanti cinque anni.
RispondiEliminacir
L'errore di grammatica è perdonato, l'allusione a Don Backy meno. Se Scroto pensa a "L'immensità" gli vengono i lacrimoni agli occhi, perde massa e non combina più un tubo. Dobbiamo tenere coesa l'unità di God, altrimenti qui va tutto a ramengo.
RispondiEliminaSten ha paura di avere rimasto solo
RispondiEliminaSolo e nacronistico.
RispondiEliminaallora decidiamoci: la scuola è allo sfascio, l'università non è competitiva rispetto ad altre realtà estere. interveniamo o lasciamo lo status quo? la soluzione facile di dare più soldi ovvero sprecare visto com'è il sistema oggi non mi pare illuminante.
RispondiEliminainvece poi si scopre che in Europa vige ovunque il maestro unico, che non necessariamente più insegnati e più baroni aumentano la qualità dell'istruzione. che molti prof non vogliono affatto la valutazione che vige in paesi come Francia e UK.
eppure si invoca tanto l'Europa in vari frangenti. ora alcuni standard europei verranno immessi nel nostro sistema.
lo dico questo perchè invochiamo spesso l'eccellenza della nostra scuola ma questa non è supportata da molti dati. poteva essere eccellente fino a 20 anni fa ma ora molti paesi ci battono alla grande. quindi, quanto all'università, oltre alle colpe dei vari governi possibile
che rettori e prof non si mettano mai in discussione, possibile che creano parentifici e la colpa è del governo di turno. strana alleanza quella dei baroni e delgi studenti che chiedono qualità dell'istruzione.
Non so, vedi un po' te se le riforme in atto e quelle previste miglioreranno la qualità e la compo la compreti la uffa: c-o-m-p-e-t-i-t-i-v-i-t-à dell'università. Ma al di là dei lemmi cacofonici, qui il topic del post era un altro. O forse intendevi dire che prendere a manganellate in testa e stivalate nei denti rettori, prof, studenti e baroni migliorerebbe la qualità e la compiu la compar la pompeti vabbé lascio perdere, 'sta parola è un caso disperato. Urge un decreto legge che permetta un'eutanasia vocabolaria.
RispondiEliminaDati OCSE (non esattamente l'ufficio propaganda del Comintern):
RispondiEliminaComplessivamente l’Italia risulta fra i paesi che spendono meno in istruzione: la quota di spesa pubblica in educazione è salita al 9,3% nel 2005 (contro il 9% del 2000) ma resta sempre al di sotto della spesa media degli altri paesi Ocse pari all’13,2%. In fatto di laureati e specializzati il Belpaese si colloca al di sotto della media di Cile e Messico, in una classifica impietosa che lo vede fanalino di coda assieme a Brasile, Turchia, Repubblica Ceca e Slovacchia.
Anch'io vedo con un occhio un po' sospetto l'unione sacra docenti-studenti (d'altra parte, alcuni dei docenti potrebbero non essere totalmente in malafede: per i rettori ci vorrebbe un altro discorso).
Rimane il fatto che qui si sta francamente sbaraccando tutto, altro che "standard europei": con la scusa che i "soldi si sprecano", si taglia senza un piano reale. Risparmio, licenziamenti, sovraffollamenti dei corsi, ricercatori a spasso (o in Europa: ma come mai emigrano, visto che stiamo iniettando "standard europei"? Saranno dei pazzi!).
E poi, concordo con Sten: qui siamo proprio OT. Tutti questi discorsi non giustificano le dichiarazioni dementi (prontamente smentite, del resto) del Presidente del Consiglio sulle Occupazioni.
Xunder, il tuo ragionamento merita di essere approfondito. Se non lo fai tu lo fo io. E non ti conviene.
RispondiEliminanuv
Lo avrei fatto io se solo ne fossi capace, ma purtroppo in materia di approfondimenti so solo scavarmi la fossa.
RispondiEliminaP.S.: Arkulà, l'OCSE è un covo trotzkysta, lo sanno anche i vermi.