CHICAGO - Scoperta una nuova particella responsabile di una interazione finora sconosciuta. Ancora non si sa se la particella abbia carica zero o molto negativa. Quel che è certo è che ha vita media brevissima, a meno che non venga accoppiata ad altre particelle più massicce. Paradossalmente, però, proprio nel corso di esperimenti cruciali la particella abbandona le compagne, andando incontro a decadimento e disintegrazione immediata. Inspiegabilmente, dalla sua disintegrazione non si sprigiona alcun tipo di energia.
Ancora non c'è accordo sul nome da dare a quella che si configura come la quinta interazione della materia: chi propone forza debole debole, chi forza debolissima, chi debolezza tout court. La comunità scientifica è invece unanime su come chiamare la nuova particella: il Weltrone.
(Fonte: Physical review and rereview and rerereview)
Si spera nella disintegrazione immediata
RispondiEliminaO nella vaporizzazione: a furia di stare "Fermi", quelli del PdM faranno la fine di Majorana: inghiottiti da un mare d'inerzia, suicidi sotto l'inesistente ponte di Messina.
RispondiEliminaBella questa.
RispondiEliminaAlessandra Daniele, su Carmilla, ci aveva già pensato un mese fa, in pieno delirio bosonico, nel suo Indovina chi viene al CERN, da cui estraggo:
Il Neutroglione di Walter
Particella di carica nulla, si caratterizza per la sua assoluta inutilità ai fini di qualsiasi meccanica, atomica e subatomica. Si limita a rimbalzare da una parte all’altra senza causare alcun effetto significativo su niente, scontrandosi al massimo con particelle analoghe altrettanto inerti.
Notevoli anche il Fascione di LaRousse e il Marone di Robert...
Grazie, Arku. E' sempre cosi' in fisica: credi di aver fatto una scoperta, e poi c'e' qualcuno che l'ha gia' fatta. Credo pero' che al tempo in cui Alessandra Daniele annunciava la nuova particella nessuno pensasse che fosse cosi' miserabile (la particella, dico).
RispondiEliminanix
Esatto. Possiamo considerare (con una banale metafora, ma passatemela) che il Weltrone sia il risultato del decadimento del Neutroglione di Walter: il che è tutto dire...
RispondiEliminaContinuando di questo passo dove arriverà la nostra simpatica particella subatomica?
Arkulari, ma tu hai un intuito fisico che annichilisce! Non mi dire che hai frequentato il Settimelli!
RispondiEliminavoj
Sono d'accordo con nix. Una cosa è individuare la particella alimentare nuova (e subito vecchia, stando alla data di scadenza); un'altra è descriverne la traiettoria, Heisenberg permettendo. Ma anche se lo permettesse, il problema è che la particella in questione non si muove, punto e basta. Vive in una sorta di purezza, costituendo un evento singolare a sé stante in un deserto angolo infinitesimale dello spazio-tempo. Forse è il famoso bosone di Higgs, non so, bisognerebbe chiedere a Oscuroni. Ma la cosa certa è che respinge qualsiasi altra particella, secondo criteri che sembrano rispondere a leggi giustamente ignorate dalla fisica teorica: quell'ammasso sempre crescente di atomi pare non lo apprezzi per ragioni "estetiche" (non azzecca i congiuntivi!), quell'altro per cavilli giuridici (troppo giustizialista!), altri ancora perché non ha senso dell'umorismo (quella battutaccia sul papa! i vaffa sono volgari!). Ogni ragione, presa singolarmente, potrebbe essere condivisibile. Ma alla fine tocca constatare che il Weltrone è repellente e nella sua singolarissima condizione prefigura la morte termica dell'universo. È proprio giunta l'ora di studiare altri fenomeni, o almeno di produrne di nuovi in laboratorio.
RispondiEliminaVero, frequentai qualche lezione dell'esimio Prof. Settimelli: benché le mie preferenze andassero per i luminari che professavano nell'anfiteatro Bosi o nell'aula Barbablù (indimenticabile, con vista sulla morgue della Misericordia, sarebbe stata l'aula preferita da Sten) ma soprattutto andavo a sentire qualche scienziato pazzo, che predicava all'aperto in piazza Clari.
RispondiEliminaBei tempi, però!
Ah, la morgue... Tu evochi fragranti madeleines da "piccole vacanze", bogenschué... Inebrianti aromi di formalina... Posti puliti, illuminati bene... Lasso, la morte non è più quella di una volta: ormai la trovi solo al cinema, forse...
RispondiEliminaArku, bei tempi si', e il loro maggior pregio era che sarebbero finiti.
RispondiEliminaBarbablu', ma che intellettuale sei? Di la verita', ti piaceva la topa!
cud
Minchia, se mi piaceva la topa. Lei faceva Minnie, io la gatta morta...
RispondiEliminaLascio rispondere al mio teutonico milchbrüder e alla sua consueta concisione:
RispondiEliminaconcordo sull'essenziale qualità transeunte dei tempi; da cui si evince la mia intellettualità; indi per cui si può dire che gli immancabili té culturali pomeridiani erano apprezzati indubbiamente anche per la loro frequentazione femminile.
Duck you, sucker.
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