venerdì 10 ottobre 2008

Crisi: la soluzione Morel (Midnight, the stars and you).

Immaginatevi un palcoscenico, nel quale venisse riprodotta integralmente la nostra vita durante questi sette giorni. Noi stiamo recitando anche in questo momento. Tutti i nostri atti sono rimasti registrati. Credevamo che la felicità di questi anni potesse durare per sempre. Invece tutto sta per finire. Fuori da qui è già tutto diverso. L’immortalità che vi ho dato era l’unico modo per prolungare questi giorni di spensierata gaiezza. […] Ho chiamato questa villa “Museo”, perché un tempo avevo in mente di erigere immensi albi o musei di immagini, pubblici o famigliari. Dunque quest’isola è il nostro paradiso privato, perfettamente protetto. Anche se partiremo domani, rimarremo qui eternamente, ripetendo uno dopo l’altro i momenti di questa settimana, e senza poter mai uscire dalla coscienza avuta in ciascuno di essi. In ogni istante della proiezione non ci saranno altri ricordi se non quelli che ci furono nell’istante della registrazione. E il futuro manterrà, così, sempre, i suoi attributi.

Isola di Caponero, luglio 1929.



Conferenza dello scienziato Morel (John Steiner) ne L’invenzione di Morel (Emidio Greco, 1974). Rispetto al romanzo di Adolfo Bioy Casares, spostare il tempo delle immagini dal 1924 al 1929 è la modifica più significativa dell’adattamento scritto dal regista e da Andrea Barbato.




Nessun commento:

Posta un commento