domenica 29 giugno 2008

You talkin' to me?

A nome di tutti i cinefili esprimo viva soddisazione per la decisione con cui la Corte Suprema degli Stati Uniti ha riconosciuto il diritto individuale a possedere armi per uso personale



Come è evidente, si tratta della giusta protezione di un NOSTRO diritto, che ci ha garantito nel tempo la costruzione di uno spettacolare immaginario cinematografico.



Negarlo avrebbe avuto un impatto devastante, più o meno quanto un divieto di utilizzo dell'ossido di zinco, come il filmato educativo che segue dimostra con dovizia di esempi.






9 commenti:

  1. Il filmato sull'ossido di zinco è geniale.

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  2. È curioso, senza volerlo avete davvero incrociato un mio pensiero cinefilo. Nel senso che figuratevi quel che posso pensare della legislazione USA, che ottusamente si ostina a estendere ai suoi contemporanei lo storico loro "diritto" individuale a possedere armi. Ma la verità è che ogni volta che penso a Charlton Heston, la prima cosa che mi viene in mente è che senza il suo aiuto Orson Welles non avrebbe MAI potuto realizzare il suo più grande capolavoro. È imbecille e infantile, ma è la verità.

    Alt

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  3. Insomma il cinefilo è uno zombi: sotto sotto sarebbe pronto a divorarsi l'umanità tutta in nome di un bel piano sequenza, con o senza Henry Mancini.

    Alt

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  4. il filmato è in effetti opera di un genio (secondo me con alti e bassi, ma è un parere personalissimo) e cioé John Landis. Il film (di cui questo è un episodio) si chiama "Ridere per ridere" nella versione italiana e "The Kentucky Fried Movie" in originale. Per una volta, lamentarsi della cattiva traduzione del titolo sarebbe cattiveria

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  5. Se questa non è telepatia, Dust! Domani, a casa mia, avevo già previsto di mostrarvi un altro pezzo di "Kentucky Fried Movie", sì, insomma, di "Ridere per ridere", cioè volevo dire di "Hamburger Film Sandwich", che è il titolo francese.

    John Landis non è un genio (parola proibita, peraltro): è un angelo. Con alti e bassi, cadute maroni e impennate alfani. E un titolo sottovalutatissimo. Quale? A questo devi rispondere tu.

    Alt

    P.S.: Il genio (tenebroso) invece è Harry Lime, che su quella ruota aveva capito tutto, vanificando i commenti #2 e #3 di quel pirla che si diverte a rubarmi la faccia.

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  6. guarda, già rinuncio per palese incompetenza: non ho visto l'opera omnia di Landis e poi fa davvero troppo caldo. Giriamo il quesito al folto pubblico

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  7. D'accordo. Il vincitore avrà l'onore di essere divorato seduta stante, crudo e senza pinzimonio. Così impara a passare da queste parti, con l'insicurezza che incombe.

    Alt

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  8. Di Landis ho visto poco: The Blues Brothers, Trading Places (non ricordo il titolo italiano), Spie come noi/Spies Like Us e Animal House.

    Questo qui, Ridere per ridere, non l'ho mai visto. Lo spezzone è geniale, Landis non saprei, lo conosco poco.

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