giovedì 9 ottobre 2008

Le variazioni Hamburger













Non sei Rostropovich

Non sempre è uno Steinway


Tu continua a suonare


(foto di Christophe Gilbert)

4 commenti:

  1. Dalle mie parti te le avrei rubate volentieri per farne una bistecca. A metà strada tra "Non aprite quella porta" e "Christine".

    RispondiElimina
  2. Io continuo a suonare, God.

    Ma non al Bagaglino.

    Su Corriere.it c'è una cronaca che supera ogni livello di grotesque.

    Anche perchè è vera.



    La realtà sta superando la follia. Che se so presi, Sten ?



    da Corriere.it



    Viene fuori a piccoli passi, si avvicina alla zona del bar stringendo mani, rispondendo a battute: una decina di ragazze in minigonna, scese rapidamente dalla galleria, cercano di farsi largo. Vi confesso una cosa: io non dico di essere il migliore, ma davvero, se mi guardo intorno... non vedo nessuno migliore di me». Ride lui e ridono tutti. Si volta, si trova davanti il regista Pier Francesco Pingitore. Lo tratta con confidenza. «Ti dico, caro mio: questa crisi non è uno scherzo, ma non è nemmeno come quella del '29...». Tutti ascoltano muti. E lui: «Posso darvi un consiglio? Bisogna tenere i titoli nel cassetto e aspettare. Lo faccio anche io, per capirci, con Mediaset. Il valore del titolo ce l'ho avuto prima su, intorno ai 20 euro, poi giù, sugli 11... oggi eravamo sui 3,90... ma io sono tranquillo... Ripeto: bisogna stare calmi. Non dovete farvi prendere dal panico...». Sta spiegando la crisi economica mondiale con toni e termini rassicuranti. Un comizio casalingo. La gente annuisce. Un signore ha chiamato a casa la moglie e, con il telefonino tenuto a mezz'aria, la sta facendo ascoltare in diretta.



    [...]

    Presidente del Consiglio al Bagaglino...





    Il Cavaliere prosegue: «Vi dicevo del panico. Questa mattina, i direttori delle banche mi hanno fatto sapere che i loro clienti andavano agli sportelli disperati, tutti che volevano portar via i soldi per poi metterli, non so, sotto il materasso... Ecco, è per questo che sono venuto. Per rassicurarvi tutti... anche perché, ve lo giuro: noi, in Europa, siamo quelli che stanno meglio». Poi racconta un paio di barzellette. Quella in cui tutti si piegano dalla risate è questa: «Allora, c'è un tizio che entra in un ristorante e vede una bella signora. Si volta, e fa all'amico: oh, io me la farei. E l'amico: scusa, ma quella sarebbe mia moglie... E l'altro: beh, pagando, s'intende...». Intanto, la pattuglia di ragazze è riuscita a infilarsi nella mischia. Berlusconi le nota, le lascia avvicinare. Seguono complimenti, e non solo. Ad una, la più carina, Berlusconi dispensa infatti il solito vecchio consiglio: «Dammi retta... fatti sposare da uno ricco». Poi, di colpo, spruzza lì un po' di politica: «Ma vi sembro un dittatore? Quelli della sinistra non fanno che ripeterlo... dicono che c'è un regime... allora, vi sembro un dittatore? Mah, sono davvero dei pazzi... ». Lo chiamano dentro, gli chiedono di cantare, di salire sul palco con Apicella. E lui, il Cavaliere, un po' ciondolante, con la smorfia che conoscete: «Beh, intanto andiamo a goderci il secondo tempo, poi vediamo se...».

    RispondiElimina
  3. Grotesque è poco: qua si tratta di orrore puro, mi vien da dire quasi terrore cosmico.

    RispondiElimina
  4. Non lo so che se so' presi, ma si meriterebbero Pingitore de Cavalieri.

    RispondiElimina