lunedì 20 aprile 2009

La spritzatura

V





— Ho ricevuto una lettera dal cugino di mio marito, in Abruzzo: sua madre è morta. Ti ricordi di Emilio Di Giorgio, che aveva un’osteria in Abruzzo? È morto. Sai chi altro è morto? Ma sì, quel vecchio irlandese che abitava al piano di sopra, sempre ubriaco. Si becca una pleurite, sta due settimane in ospedale, e ieri… è morto.

— Mi piace tanto venirti a trovare, Caterina, perché hai sempre notizie allegre da raccontare.

Caterina (Augusta Ciolli) e la sorella Teresa Piletti (Esther Minciotti) in Marty, vita di un timido (Delbert Mann, 1955).




A C. S. Margherita piove. Chiudo l'ombrello, come il marito di Betsy Blair. In realtà si chiama Elisabeth Winifred Boger, è un po' cozzetta e a parte Marty (premio a Cannes) lavorò poco, perché era sulla lista nera di Hollywood.

"Razza di cretino, era una gran donna. Se fosse viva, si rivolterebbe tra le lenzuola di Vauro, invece che nella tomba" mi dice l'oliva

"Come 'nella tomba'?"

"È morta un mese fa. Imbecille."

5 commenti:

  1. Bè io il film l'ho visto! e tutto il tempo pensavo:"ma non è troppo carina sta qui per Marty il timido?".

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  2. Solo le menzogne sono verosimili.

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  3. e quindi per la propriedà indranzidiva solo la sinceridà è impenzabile?

    e nell'immenzindà come direbbe Marino...

    ;)

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  4. No, guella è 'n congeddo bresende in un'aldra canzone, "C'è una casa bianca che": te la spiegherei ma è meglio spengere duddo pundini pundini.

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  5. Enrico Ghezzi in"Fuori orario" le fa un baffo. Più fuori non si può.

    Bianca

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