domenica 5 aprile 2009

Measurement

Dicono che non ho il senso della misura

e mi sfugge anche la misura del senso.

Ma ho una grandissima misura del sesso.

(Ah ah ah ah!)

On. Min. A. Fruzzetti, Le parole e le cosce,

in Hatu per two (American Grappini).





Il bambino ha il senso della misura, specie da quando ha imparato a usare il metro. Ha misurato la sua stanza e tutti i suoi giocattoli al millimetro e riportato i risultati su un foglio che tiene nascosto in un posto che non si può dire. Il suo sogno è misurare un diplodoco (ma si accontenterebbe di un tirannosauro) o una distanza astronomica, che darebbero numeri così grandi da obbligarlo a passare a unità che non si possono nemmeno immagnare, come l'anno luce o, molto meglio, il parsec, che ha appreso da Harrison Ford al ber dell'astroporto in Guerre Stellari.

Quando per Natale riceve un orologio a cristalli liquidi Casio resta un po' deluso: il cronografo (non si dice infatti cronometro) non risolve al centesimo, e nemmeno al decimo. Ma è contento lo stesso perché ora può misurare le durate. Misura le colazioni, i pranzi, le cene e soprattutto le canzoni: la loro durata è spesso riportata all'interno della cassetta, ma, scopre con disappunto, è sempre sbagliata. Lo sospettava ma ora ne è certo: i grandi sono dei cialtroni, un vero peccato che detengano il potere. Con pazienza, cancella le durate sbagliate dall'interno delle cassette e scrive al loro posto quelle corrette con i trasferelli.

Una volta va in bagno con il suo Casio e il risultato della misura è 8min 13sec.

Riconosce immediatamente che è la stessa durata dell'Ultimo Spettacolo, ultima canzone del lato A della cassetta Samarcanda, per la quale si pretendevano 8min 48sec, e che è peraltro la canzone più lunga di tutti i tempi e la preferita della mamma. Ma soprattutto quel risultato è molto vicino al tempo che un raggio di sole impiega ad arrivare sulla terra. Non può essere una coincidenza.

Quel giorno è uno dei più felici.

2 commenti:

  1. "I bambini sono i correttori di bozze del mondo"



    Not. A. Fruzzetti, carte postume (la carta in questione è il jack di fiori)

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  2. Forse perché è l'unico momento in cui il senso coincide con la misura. Poi va tutto a ramengo, un'erore dopo l altro, fino al last pictiure sciow.

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