Medley dai mercati

Il nuovo governo non è ancora insediato, ma già si notano segnali vivaci dal mondo economico.

Per cominciare il cosiddetto “popolo delle partite Iva”, che tanto ha contribuito all’esito delle ultime elezioni, lancia un primo segnale distensivo e di apprezzamento per le promesse fatte in materia di riduzione fiscale, anticipandone gli effetti: è di ieri infatti la notizia riportata dal Sole24ore di un tracollo del 6% del gettito IVA nel solo mese di aprile.

Più ambigua invece è stata la risposta dei mercati finanziari. Oggi il DDT costa ancora meno del BTP e viene considerato più utile : ammazza le zanzare. Per quegli analisti che hanno sempre sotto osservazione lo spread tra il bund tedesco ed il Btp, fra cui D'Alema (che non è analista, ma ha imparato solo quello), l’annotazione interessante sarebbe far rilevare che le prime misure promesse da Berlusconi hanno fatto scendere lo spread, per cui il DDT è oggi relativamente più a buon mercato. Forse una prima efficace risposta alla zanzara tigre.

Un altro aspetto d'interesse è che invece il BOT è considerato oggi un investimento un po' meno sicuro: a Londra, nella City, già l'hanno affettuosamente ribattezzato "bet" (in inglese “scommessa”, n.d.g) 

Di certo a questo clima di incertezza, oltre ai non eccelsi trascorsi in tema di finanza pubblica, non ha giovato l’ennesima gaffe di Berlusconi che ad un giornalista straniero che gli chiedeva cosa ne pensasse dei bond in default, ha risposto – sfoderando il suo miglior francese - che, l'ultima volta che l'ha visto, Sandro stava benissimo.

Neppure l’intervento di Gianni Letta questa volta è stato sufficiente: quando gli ha suggerito che si stava parlando dell’altro bond, si è corretto affermando che Sean Connery era tutta un' altra cosa: con lui niente pericolo di default per i bond. Anche barzottello li ammazzava a tutti.