sabato 22 novembre 2008

Racconti del mistero

                                                   I PIEDI (parte seconda)


(Puoi leggere la prima parte qui)


Rimase immobile al suo posto e passò diverso tempo, Gino non avrebbe mai saputo dire quanto, prima che i suoi sensi, divenuti acutissimi, non percepissero un leggero movimento sotto il lenzuolo.

Quei piedi si stavano muovendo e Gino avrebbe voluto urlare, ma dalla bocca non uscì un solo gemito. Si sentì toccare i piedi da un fugace contatto, simile a quello che aveva avuto lui quando per la prima volta aveva spostato i suoi piedi incontrando l' ostacolo.

Gino non ebbe alcun moto di reazione dopo che quei piedi furono tornati al loro posto. Il lenzuolo cominciò a muoversi di nuovo e Gino sentì rimbombare i battiti del suo cuore. I piedi misteriosi toccarono i suoi e li tastarono fino a che non furono evidentemente certi di essersi incontrati con altri piedi. Questo almeno pensò Gino perché gli parve che quei piedi si ritirassero dai suoi con la stessa sorpresa e paura con cui i suoi si erano ritirati dopo il secondo contatto.

Ora nulla accadeva. Gino continuò a restare immobile e i piedi misteriosi sembravano essersi acquetati nella loro posizione. "Dove arrivano quei piedi?" si domandò," alla caviglia, ai polpacci? Sanno di aver incontrato altri piedi che non terminano dove terminano loro?"

Gino interruppe la serie di mute domande spaventato dalla assurdità, eppure dalla nuova logicità dei suoi interrogativi. Lo stato febbrile di ansia non durò ancora molto. L' enorme stanchezza ebbe il sopravvento e lo fece scivolare nel sonno.

Il suono della radiosveglia lo destò ed immediatamente Gino ricordò l' episodio della notte. Una debole luce ora filtrava dalle persiane e gli occhi di Gino si volsero a scrutare ogni lembo del letto. Nella penombra non scorse nulla, soprattutto non scorse il rilievo dei piedi misteriosi, ed allora, deciso, trovò il coraggio che gli era mancato di notte. Andò alla finestra e la spalancò. La luce di piena estate entrò violenta ed illuminò solo un lenzuolo sgualcito e spiegazzato da una notte agitata.

Rassicurato, fece qualche passo per uscire dalla stanza quandò notò un paio di pantofole che spuntavano da sotto il letto, nel lato in cui si erano trovati nella notte i piedi misteriosi. Per un lungo momento le contemplò non potendo staccare gli occhi da quella visione.

Poi, lentamente, uscì dalla stanza da letto. 

14 commenti:

  1. Che sola...

    Diteci almeno di chi sono le tampofole!

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  2. Scommetto della mamma: pare ce ne sia una sòla, appunto.

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  3. E se mi prende la ciriviriccòccola

    scendo in giardino e prendo una lucertola

    e gliela metto dentro alla sua tampofola

    ...



    (continua)

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  4. Ma dov'era la notte prima il resto della mamma dalla caviglia in su?

    E perchè i piedi non hanno infilato le pantofole prima di lasciare la stanza da letto?

    Ecco che ritorna l'Italia dei misteri!

    (lo sapevo)

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  5. Le tampofole so' de Cenerentola, ma siccome che so' de misura 44, er Principe azzurro cià ripensato e ha cominciato a riportà le tampofole. La prossima vorta riporta Cenerentola fino alla cavija.

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  6. ipotesi



    a) il resto della mamma è rimasto intrappolato in un'altra dimensione spazio temporale. Capita, con questi anziani che non sanno usare il telecomando



    b) i piedi sono quelli famosi che zompettavano per la Danimarca dentro a scarpette rosse. Le scarpette sono andate da un pezzo e così hanno potuto finalmente riposarsi in comode pantofole. Nella notte questo tizio qui



    è intervenuto a riportare ordine



    c) i piedi sono degradati in pantofole. Evento raro ma non impossibile, specie se non vengono conservati in luogo idoneo. A lungo andare tutto si trasforma nel suo contenitore: le mani in guanti, la testa in cappello, gli occhi in occhiali.. Sento che qualcuno non potrà esimersi dal proseguire



    d) ieri piovevano piedi nudi, oggi pantofole. Se ne deduce che non esistono più le mezze stagioni. Comunque è chiaro che l'estate sta finendo. E questo non mi va

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  7. Sempre pensato che Cenerentola fosse una virago. Da piccolo volevo farmi la matrigna: ma di quelle ce ne so' tante.

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  8. Sento che qualcuno non potrà esimersi dal proseguire: nel senso che la Binetti si trasformerà in cilicio?

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  9. e Berlusconi nella Carfagna



    ecco, lo sapevo

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  10. Quindi anche il proprietario dei piedi misteriosi e dell'altro mondo parallelo si sarà cagato in mano! E anche lui avrà trovato un paio di pantofole sotto il letto ma appartenenti al protagonista del suddetto racconto... Che strana sensazione straniante! E adesso una mano dal mondo parallelo è già pronta a darmi uno schiaffo alla Moretti. Aiuto... io mi sa che scappo!

    i.

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  11. Ecco, meglio che scappate, te e il tuo ragazzo vampiro, che il mio computer sta sudando sette camicie per montare 'sta cavolo di sequenza da "Nosferatu", e se quando la metto su ti lamenti pure perché è in francese tiro fuori il crocifisso e di te resteranno solo le scarpette, come la cattiva strega del "Mago di Oz" o Fatima Blush in "Mai dire mai".

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  12. La ciribiricoccola, che bei ricordi.



    rup

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  13. La ricordi? Dai, come continua?



    "E nel caffè che a lui piace dolcissmo

    ci metto il sale al posto dello zucchero..."



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  14. Per quel che riguarda Oz la cosa è chiara, per quel che riguarda Cinerella anche. Ma la questione cardinale della pantofole va risolta, a ogni costo



    Prekovskij





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