venerdì 19 settembre 2008

Breve corso illustrato sulla blogosfera





(foto di Manuel Archain)

1 commento:

  1. Sono giorni che voglio dire la mia su questo tris. Mi piacciono tutte, ma la terza mi è rimasta in mente più delle altre. Perché è la meno leggibile, perché "sta lì", come altre cose che ci piacciono o non ci piacciono ma se ne fregano di quel che pensiamo di loro (ad es.: la torre Eiffel). Perché si adatta a illustrare la blogosfera, ma un pizzico meno delle altre, perché si adatterebbe a illustrare qualsiasi condizione delle nostre esistenze reali o virtuali, ma un pizzico meno di altre, più didascaliche. Perché somiglia a molte cose che abbiamo visto o vissuto, perché è stranamente familiare, nel senso raggelante che Freud dava alla parola Unheimlich.



    Se un’immagine, guardata a parte, esprime nettamente qualcosa, se comporta un’interpretazione, essa non si trasformerà entrando in contatto con altre immagini; le altre immagini non avranno alcun potere su di essa, ed essa non avrà alcun potere sulle altre immagini. Né azione, né reazione: essa è definitiva e inutilizzabile, nel sistema del cinematografo.

    Jean-Luc Godard, Histoire(s) du cinéma, 2b — Fatale beauté (1997).

    RispondiElimina