giovedì 18 settembre 2008

Contro i mulini a vento

"Ieri stavo camminando sul tetto del Duomo [ di Milano ] e guardavo affascinato tutte quelle statue: viviamo in un'epoca in cui, dal punto di vista iconografico, è tutto abbastanza noioso, lì invece era tutto stimolante e interessante.(...) Viviamo in un'epoca in cui vediamo più immagini che mai, ma è un'iconografia che non arriva nel profondo, rimane a livello superficiale, con messaggi semplici: ragazzo, ragazza, sole, macchina, carta igienica. Sono immagini, non simboli, la gente ha dimenticato come leggere la simbologia.(..) Le persone non sanno neppure più leggere i quadri(..) Vale lo stesso per il cinema."



(Terry Gilliam - intervista sul Manifesto di oggi)

5 commenti:

  1. Rubata all'istante. Peggio per te.

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  2. Vale anche per la vita dell'uomo...

    Socrate diceva "una vita non esaminata non è degna di essere vissuta"...

    i.

    p.s. cmq io i quadri li so leggere :P

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  3. Piccola introduzione

    all’atmosfera di Capo Verde



    avevo visto una bambina

    sorridente

    alla finestra



    era un’immagine



    il tempo di prendere la mira

    e di scattare la foto



    era un’altra immagine

    Pagina del cd-rom Immemory (Chris Marker, 1997).



    P.S.: Oops! I did it again...

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  4. — Forse la specie umana merita di esser spazzata via.

    — Spazzar via la specie umana? Grande idea. Grande! Ma è una roba più a lungo termine. Prima è meglio concentrarsi su obiettivi più immediati.

    James Cole (Bruce Willis) e Jeffrey Goines (Brad Pitt) nel manicomio de L’esercito delle dodici scimmie (Twelve Monkeys, 1995) di Terry Gilliam.



    P.S.: Oops! I did it again! (aridaje...)

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  5. Pure io ho letto tutto Scorate. No, Socrate.

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