"Ieri stavo camminando sul tetto del Duomo [ di Milano ] e guardavo affascinato tutte quelle statue: viviamo in un'epoca in cui, dal punto di vista iconografico, è tutto abbastanza noioso, lì invece era tutto stimolante e interessante.(...) Viviamo in un'epoca in cui vediamo più immagini che mai, ma è un'iconografia che non arriva nel profondo, rimane a livello superficiale, con messaggi semplici: ragazzo, ragazza, sole, macchina, carta igienica. Sono immagini, non simboli, la gente ha dimenticato come leggere la simbologia.(..) Le persone non sanno neppure più leggere i quadri(..) Vale lo stesso per il cinema."
(Terry Gilliam - intervista sul Manifesto di oggi)
Rubata all'istante. Peggio per te.
RispondiEliminaVale anche per la vita dell'uomo...
RispondiEliminaSocrate diceva "una vita non esaminata non è degna di essere vissuta"...
i.
p.s. cmq io i quadri li so leggere :P
Piccola introduzione
RispondiEliminaall’atmosfera di Capo Verde
avevo visto una bambina
sorridente
alla finestra
era un’immagine
il tempo di prendere la mira
e di scattare la foto
era un’altra immagine
Pagina del cd-rom Immemory (Chris Marker, 1997).
P.S.: Oops! I did it again...
— Forse la specie umana merita di esser spazzata via.
RispondiElimina— Spazzar via la specie umana? Grande idea. Grande! Ma è una roba più a lungo termine. Prima è meglio concentrarsi su obiettivi più immediati.
James Cole (Bruce Willis) e Jeffrey Goines (Brad Pitt) nel manicomio de L’esercito delle dodici scimmie (Twelve Monkeys, 1995) di Terry Gilliam.
P.S.: Oops! I did it again! (aridaje...)
Pure io ho letto tutto Scorate. No, Socrate.
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