domenica 7 dicembre 2008

L'autobus per il paese delle meraviglie

Sono alla fermata dell'87, autobus ad arrivo casuale sul cui orario effettivo si potrebbe costruire un buon business di scommesse. Di colpo si materializza al mio fianco una signora cicciottella, occhi neri tondi e sguardo penetrante, spiritoso, vivace. Forse un po' troppo vivace, se capite cosa intendo. Mi fissa per un attimo dal basso di una statura non memorabile e poi se ne esce con "Aine minùte ! ..ee.. uòt tàim is it ?"

"Sì, vabbe'..'' penso io, e rispondo, in uno smagliante inglese scolastico "It's a quarter past eight".

Lei esclama soddisfatta "Ah !" come se avessi confermato un suo segreto sospetto. Si allontana trotterellando, poi si volta, mi rivolge un sorriso trionfante e con accento marcatamente locale mi lancia quella che dovrebbe essere la punchline: "Peccato che son di Bologna!". Riparte pimpantissima.

"E' ok per me" penso rimettendomi a leggere il giornale. Ma sento che qualcosa  mi sfugge, Ho l'impressione che dovrei conoscere quella figura zampettante e  ossessionata dal tempo. Quando capisco, alzo di scatto la testa e la cerco intorno con lo sguardo.

Niente da fare. Il Bianconiglio è sparito fra la gente.

5 commenti:

  1. Go ask Alice

    I think she'll know

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  2. Messa così, secondo me, Alice non potrebbe che rispondere "Humpty Dumpty", che ha l'abitudine di "comandare" le parole per dar loro il significato che preferisce. Ma Bianconiglio no, non può essere: ha gli occhi rosa, non neri.

    Bianca

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  3. ecco perché non l'ho riconosciuto subito: lenti a contatto colorate

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  4. Non ci siamo. Quello con le lenti (verdi) è il coniglio del mago di Oz, non di Alice.

    Bianca

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