Babbo Natale guardò sconsolato la lista dei regali che i bambini gli avevano mandato e lo stesso, con la stessa tristezza, fece la Befana. La crisi economica picchiava duro ed entrambi si rendevano conto che mai avrebbero potuto soddisfare le richieste pervenute. La soluzione meno indolore sarebbe stata probabilmente quella di inventariare con cura i doni da portare per evitare doppioni e di sacificare i regali più costosi. Babbo Natale e la Befana non si erano mai incontrati prima, ma questa volta le difficoltà economiche rendevano necessario il loro incontro. Babbo Natale non aveva mai sentito alcun desiderio di vedere di persona la Befana perché, appunto, era una "Befana". La Befana, dal canto suo, mai era stata interessata a conoscere un vecchio, anche simpatico, ma sempre un vecchio barbuto e bianco. Presero appuntamento per il 23 dicembre, l' ultimo giorno utile per Babbo Natale. Per l' incontro la Befana abbandonò la scopa e si vestì con un aderente tailleur. Con il trucco cancellò le antiche rughe e colorò i capelli di rosso fiamma. Babbo Natale, intanto, si era tagliato la barba, tinto di nero i capelli, ed abbronzato la vecchia cute del viso al falso sole della lampada. " Sono la Befana", si presentò la Befana a Babbo Natale che potè ammirare una donna non giovane, ma niente affatto grifagna come era stata sempre descritta. Un leggero, ma evidente moto ondulò la patta dei pantaloni di Babbo Natale.
Editore : ehi, ma io vi avevo commissionato un raccontino di Natale, con Babbo Natale, la Befana...storia classica, ma che piega sta prendendo il racconto?!
God : beh, una piega proprio del cazzo..
Editore : eh, sì!...mi descrivete la Befana come una mezza mignotta, Babbo Natale come un arrapato perso!
God : una rivisitazione....abbiamo attualizzato Babbo Natale e la Befana secondo costumi e tempi politici
Editore : no...non mi sembra il caso
God : ma il racconto non è finito...magari gli facciamo un riassunto...di come finisce
Editore : e vabbè sentiamo..
" e alla fine trombarono come mazurke in calore, vendettero i giocattoli e col ricavato passarono un futuro da sogno alle Seychelles. I bambini piansero per la mancanza di regali e le mamme e i papà scrissero una letterina incazzata a Berlusconi : " Caro Silvio, qui anche Babbo Natale e la Befana non consumano più un cazzo. Anzi, forse Babbo Natale lo consuma, ma per farsi, come suol dirsi, i cazzi suoi. Non è che Babbo Natale e la Befana hanno letto la letterina che tu hai pensato e non hai mandato agli italiani : " che ognuno si faccia i cazzi propri"
Editore : fuoriiii! impubblicabileeeeeeeeee!
Un tempo, quando sono venuto in questo blog, sognavo di fargli prendere una piega alla Gilles Deleuze. Constato con amarezza che qui siamo piuttosto sulla linea di Stan Lubrick.
RispondiEliminaTemo la reazione di Chiappalupi.
La piega, la piega...
RispondiElimina"Una volta qui era tutta Carfagna"
rubata da qui:
http://flavianoarmentaro.blogspot.com/2008/12/mara-ritorna-i-nostri-muri-piangono.html
scusate, sono la Befana ... ma chi vi ha dato delle informazioni così riservate. Sono molto arrabbiata, adesso telefono Corona! maledetti spaparazzi!
RispondiEliminagrrrr.
Yagababa, ci vediamo al settimiano? Se porti la strega di Biancaneve chiamo Sten
RispondiEliminaveramente stavo per volare in Sicilia e se c'è ancora lo sciopero delle scope mi arrabbio come una befana!
RispondiEliminaB.Y.
Ok, se proprio Sten insiste...porto mia sorella!
No, guarda babababa, stavolta il gaffeur ci ha azzeccato: la strega di Biancaneve è il mio mito erotico. Ma solo dopo la trasformazione. Prima è 'na cozza (mai quanto Biancaneve, però).
RispondiEliminaLa Befana non si è mica dimenticata dei GOD e anche per quest'anno:
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