TOP ONE: GUIDO CERONETTI
E io ancora vidi
Ogni violenza che si consuma
Sotto il sole
Ed ecco
I pianti dei calpestati
E nessuno s'impietosiva
E la potente mano
Che li calpesta
E nessuno s'impietosiva
Pace ai morti io dico
Morti ormai sono
Ma ai vivi no
Resta vita
Ma più beato di loro
Chi mai sarà tra i nati
A lui la vista è tolta
Del male che è l'agire sotto il sole
TOP TWO: GIANFRANCO RAVASI
Io mi sono messo a considerare
tutte le violenze perpetrate sotto il sole:
ecco le lacrime delle vittime
da nessuno consolate;
da nessuno consolate
contro il forte potere dei violenti.
Io allora ho proclamato
i morti ormai trapassati
più beati dei vivi ancor in vita
e più beato di entrambi
chi non esiste ancora
e non ha ancora visto
tutto il male perpetrato sotto il sole.
TOP THREE: ANGELO PENNA, ENRICO GALBIATI, PIERO ROSSANO
Mi misi a considerare di nuovo tutte le angherie compiute sotto il sole. Ecco lacrime di oppressi, che non hanno chi li consoli; dalla parte dei loro oppressori sta la forza, mentre per quelli non c'è chi li consoli. Allora proclamai più felici i morti, ormai trapassati, dei vivi che sono ancora in vita. Ma meglio degli uni e degli altri si trova colui che ancora non esiste, il quale non ha visto l'attività malvagia che si svolge sotto il sole.
TOP FOUR: FOUR TOPS
(con un retrosapore di salerosa malagueña)
(con un retrosapore di salerosa malagueña)
poi arriva un buco nero e sistema un po' tutto, perfino gli esuberi Alitalia
RispondiEliminaSecondo te nel buco nero ci lasceranno sentire l'iPod o si temono interferenze?
RispondiEliminaNell'attesa di una risposta da parte dei tecnici Alitalia, oggi ho letto questo:
— Perché non lascia tutta la faccenda ai signori che se ne intendono?
— Per una ragione molto semplice: questi signori non esistono.
— C’è sempre un competente in ogni ramo.
— Ma già questa è la cosa più terribile: che lei consideri la distruzione del mondo come un ramo fra gli altri.
Günther Anders, Essere o non essere. Diario di Hiroshima e Nagasaki, Einaudi, Torino 1961.