giovedì 4 dicembre 2008

E pensare che lo abbiamo visto quand'era ancora nella culla

Scene dall'interrogazione di M., un'amica di mia figlia



Input

Un qualche dipinto non so se di crocefissione o deposizione. L'insegnante di storia dell'arte chiede di spiegare la scena, identificando i vari personaggi che appaiono e commentarlo.



Apertura virtuale della scatola cranica di M.

Individuazione dei flussi paralleli di riflessioni innescati dall'input

Esposizione degli stessi flussi in forma sequenziale

a)
quello morto è Gesù Cristo, quant'è vero Dio. E uno è sistemato. Però non conta perché lo capisce un bambino

b)
tolti eventuali soldati e perditempo, le altre tre figure chiave sono un casino. Chi cazzo saranno mai..

b1) sono uomini o donne ? Caratteri sessuali primari ovviamente non esposti - caratteri sessuali secondari indistinguibili causa capelli uniformemente lunghi o ricci, volti lisci e contorti dal dolore, vestiti unisex e avvolgenti

b2) riflettiamo: in un momento del genere il pittore ci avrà senz'altro messo personaggi significativi nella vita di Gesù

b3) ehi ! i personaggi chiave sono tre !



Output

Cristo e i Re Magi

13 commenti:

  1. che cazzo ce fanno li re magi alla crocifissione e alla deposizione?



    nun ciavevano gia' ottantanni ciascunoi davanti al presepe?



    erano clienti de don verze'? de scapagnini?

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  2. i cortocircuiti mentali di adolescenti non cresciuti nella bambagia dell'iconografia cristiana e sottoposti a stress da interrogazione sfidano qualsiasi teoria della complessità

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  3. Per non parlare della mirra, su cui cascano sistematicamente asino e bue.

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  4. La mirra è una gommaresina aromatica, estratta da un albero o arbusto del genere Commiphora, della famiglia delle Burseraceae. Esistono circa cinquanta specie, ripartite sulle rive del mar Rosso, in Senegal, in Madagascar e in India.

    Il termine viene dal latino murra o myrrha, quest'ultimo a sua volta derivato dal greco e deriva da una radice semitica mrr, con il significato di "amaro".

    La storia della mirra è parallela a quella dell'incenso: era già conosciuta nell'antico Egitto, dove costituiva uno dei componenti del kyphi ed era utilizzata nell'imbalsamazione.

    Nella Bibbia è uno dei principali componenti dell'olio santo per le unzioni (Esodo, XXX,23), ma anche un profumo, citato sette volte nel Cantico dei Cantici.

    Nel Vangelo secondo Matteo fu uno dei doni portati dai Re Magi al Bambino Gesù. Secondo la tradizione simboleggia l'unzione di Cristo, o l'espiazione dei peccati tramite la sofferenza e la morte corporale (la mirra era utilizzata anche per le imbalsamazioni).

    Nella Grecia antica la mirra era ampiamente utilizzata, fino a mescolarla con il vino e un episodio mitologico narra della sua origine, legandola a Mirra figlia del re di Cipro e madre di Adone.

    Attualmente la mirra è utilizzata come componente di prodotti farmaceutici (proprietà disinfettanti) e soprattutto nella profumeria ma in certi paesi come la Francia ed il Belgio e si trova sotto forma di tintura ed é utilizzata per curare le afte e ulcerazioni della bocca sia pura, da mettere delicatamente sulle piaghe oppure con acqua per risciacquar la bocca.

    Dalla distillazione della mirra si ricava un olio essenziale, ottimo rimedio per diversi problemi fisici, soprattutto se inerenti all'apparato digerente. Da oltre 3000 anni è infatti utilizzata come disinfettante delle vie intestinali e anche come conservante per cibi rapidamente deperibili.

    Tiè prof,

    M.

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  5. Ma che cazz.. Hai copiato da Wikipedia!!



    tec

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  6. E no, adesso questa qualcuno me la spieghi:

    solo i Professori possono copiare??

    M.

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  7. Nessun prof, io come la sacra famiglia montypythonesca la mirra non ho mai saputo cosa fosse. E intendo preservare la mia beata ignoranza.

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  8. maddai, non è possibile, ste. figuramioci se non ti sei mai bevuto una Bünster

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  9. Professori del cacchio.

    Che c'entra Kafka con Giotto?

    M.

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  10. Ah, quast'altra poi...

    Che c'entra Kafka con Giotto?

    M.

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  11. lascia stare, M. Era una battuta troppo idiota.

    Per cui la peggioro:



    lascia stare, B.

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  12. Scusate se mi sono ripetuta iuvant (il latino è il mio forse). Però vorrei che la scuola ci imparazze meglio a capirse, e invece non funziona. Perchè, mi domando perchè.

    M.

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